/ASI) I membri della comunità latina negli Usa e nelle nazioni latinoamericane si sono uniti sui social media per boicottare vari marchi americani, in risposta al loro malcontento nei confronti di queste aziende che sostengono le politiche anti-immigrazione decise dal presidente Donald Trump. Tra le aziende prese di mira dai latinos colossi come Coca-Cola, Target, Starbucks, Costco, Amazon e Walmart; il boicottaggio riguarda anche artisti e influencer, che si sono espressi in favore di queste politiche.
Migliaia di utenti hanno condiviso numerosi video e messaggi su social media come Tik Tok e X respingendo le politiche di queste aziende nell'ambito di un movimento chiamato “Freeze Latino Movement”.
“La Coca Cola ha collaborato alla deportazione di migranti latini, compresi i suoi stessi lavoratori. Smettete di bere questa spazzatura, bevete limonata”, si legge nei messaggi sul social network X. In altri post gli utenti affermano di sentirsi traditi da queste aziende e incoraggio i loro contatti ad acquistare da marchi concorrenti, come la Pepsi Cola, perché secondo la testimonianza dei lavoratori di uno stabilimento di imbottigliamento nello stato del Texas, la Coca Cola ha collaborato alla deportazione di oltre mille latinoamericani che lavoravano lì, opportuno precisare che tale notizia non trova al momento confermo nonostante una larga diffusione sui social.
In alcuni video si vedono utenti che ignoro i programmi della multinazionale di Atlanta e addirittura li gettano nella spazzatura.
Contemporaneo sui social si trovano anche immagini dei corridoi di Walmart vuoti, a dimostrazione dell'assenza di consumatori latini. In questo modo, esortano la comunità latina a non acquistare cibo o prodotti non necessari.
Il boicottaggio di Starbucks, Costco, Amazon, Walmart, Apple, Nike, McDonald’s, Fedex, DHL e KFC da parte delle comunità latine riflette una risposta alle politiche e alla retorica anti-immigrazione che si sono intensificate dall’inizio dell’attuale amministrazione di Donald Trump.
La minaccia di un aumento delle tariffe doganali e la guerra commerciale con il Messico hanno creato tensioni che hanno spinto molti consumatori a riconsiderare le proprie decisioni di acquisto, soprattutto se ritenevano che le aziende sostenessero politiche che consideravano dannose per la loro comunità.
Da quando ha assunto l'incarico per la seconda volta, il presidente degli Stati Uniti ha intensificato l'applicazione delle politiche sull'immigrazione per frenare l'immigrazione illegale; ha anche annunciato la riattivazione del centro di detenzione della base navale di Guantanamo, territorio cubano occupato dal governo degli Stati Uniti dal 1903.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia