(ASI) Pechino - Con la recente elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, le relazioni tra Cina e Stati Uniti si trovano nuovamente a un bivio. In un momento di grandi sfide globali e tensioni economiche, il presidente cinese Xi Jinping ha esteso le sue congratulazioni a Trump, esprimendo il desiderio di una "nuova era" di rapporti stabili, sani e sostenibili tra le due potenze.
In una dichiarazione di alto valore simbolico, Xi ha sottolineato che “la storia ci insegna che Cina e Stati Uniti possono trarre vantaggi dalla cooperazione e perdere dal confronto”, un messaggio volto a gettare le basi per un futuro diplomatico complesso, ma potenzialmente cooperativo.
L'intervento di Xi arriva in un periodo in cui i rapporti tra le due nazioni hanno subito una forte pressione a causa di dispute commerciali, divergenze ideologiche e questioni geopolitiche, come Taiwan e il Mar Cinese Meridionale. L'aspettativa espressa dal presidente cinese è che Pechino e Washington possano, attraverso un dialogo costante e una gestione accurata delle divergenze, "trovare la strada giusta per andare d'accordo nella nuova era." L’auspicio cinese è chiaro: evitare le frizioni per consolidare un ambiente globale stabile, capace di sostenere il progresso economico e la sicurezza internazionale.
Secondo Xi, infatti, il mantenimento di una relazione bilaterale fondata su "rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione vantaggiosa per entrambi" non è solo nell’interesse di Cina e Stati Uniti, ma risponde anche alle aspettative della comunità internazionale. Questo richiamo al multilateralismo e alla necessità di un ordine mondiale equilibrato e basato sul dialogo rispecchia la strategia cinese di consolidare la propria immagine come promotore di pace e stabilità globale.
Tuttavia, la realtà economica sottostante rimane tesa. Durante la campagna elettorale, Trump ha promesso un forte inasprimento delle tariffe sui prodotti cinesi, minacciando dazi fino al 60% su tutte le importazioni cinesi. Questo potrebbe rappresentare un colpo pesante per l'economia cinese, già sotto pressione, con stime che indicano un possibile impatto negativo sul PIL della Cina fino al 2,5%.
Inoltre, l’incertezza derivata dalle relazioni commerciali turbolente con gli Stati Uniti ha influenzato negativamente i mercati cinesi: la borsa di Hong Kong, ad esempio, ha registrato un calo significativo, con titoli tecnologici come Alibaba che hanno perso oltre il 4% del loro valore.
Per mitigare questi rischi, Pechino potrebbe attivare nuove misure di stimolo economico interne, sostenendo l’economia nazionale attraverso un incremento della spesa pubblica e incentivi per le industrie chiave. Al contempo, l’impegno dichiarato di Xi a "espandere la cooperazione vantaggiosa per entrambi" suggerisce che la Cina sia disposta a cercare compromessi per evitare un’escalation di sanzioni e barriere commerciali.
Con la presidenza Trump, Xi ha l'opportunità di riposizionarsi come un difensore del multilateralismo e del libero commercio, rafforzando il ruolo della Cina all'interno delle organizzazioni internazionali e promuovendo una visione di sviluppo globale più integrata.
Questo approccio si contrappone all’agenda protezionistica di Trump, il quale ha dichiarato che intende riequilibrare i rapporti commerciali attraverso una strategia di “massima pressione”. Tale strategia potrebbe isolare ulteriormente gli Stati Uniti sul piano internazionale, lasciando spazio a Pechino per consolidare legami con altri partner commerciali, in particolare con i Paesi europei e asiatici.
Nonostante queste differenze, Xi ha espresso la speranza che le due nazioni possano "gestire in modo adeguato le divergenze," una frase che rimanda a una volontà di non chiudere le porte al dialogo, anche in un clima di competizione acuta. È evidente, tuttavia, che qualsiasi progresso verso una vera e propria cooperazione dovrà fare i conti con differenze profonde di visione e di interessi strategici.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia