(ASI) Il presidente uscente del Messico, Andrés Manuel López Obrador (Amlo), e quella eletta Claudia Sheinbaum hanno concluso ieri, domenica 18 agosto, a Monterrey, nel Nuevo León nella parte nordoccidentale del paese, il tour di transizione presidenziale, occasione in cui il presidente eletto nelle elezioni del 2 giugno scorso ha ratificato che a partire dal prossimo I ottobre inizierà il secondo piano del Q4.
Il viaggio dei due è durato 10 settimane ed ha toccato 32 stati e decine di opere strategiche per il paese centroamericano.
Di fronte a centinaia di militanti e simpatizzanti del partito Morena, riuniti sulla Spianata degli Eroi di Monterrey, Sheinbaum ha definito il tour “storico” e ha sottolineato l'impatto positivo che la direzione di Amlo ha rappresentato nel panorama politico nazionale.
“Dico – ha sottolineato - che il presidente López Obrador ha rappresentato, e continua a rappresentare, un cambiamento profondo nel modo di governare, negli obiettivi del governo, nelle cause, nei principi che guidano un governo onesto e al fianco del popolo messicano”.
Sempre la Sheinbaum ha definito Amlo “il miglior presidente che il Messico abbia mai avuto” aggiungendo “non c'è nessun presidente che abbia terminato il suo mandato di sei anni con l'amore che il popolo messicano nutre lui. I sondaggi dicono che ha fino all'80% di popolarità e che il suo lavoro viene riconosciuto come ottimo”.
Il Capo dello Stato uscente da parte sua ha ricordato che durante l'attuale amministrazione più di 5 milioni di messicani sono fuggiti dalla povertà mentre sotto le presidenze di Felipe Calderón (2006-2012) e Ángel Peña Nieto (2012-2018) ogni mese 100mila persone entravano nella povertà.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia