(ASI) Il governo argentino dell’ultraliberista Javier Milei continua ad attingere alle riserve auree del paese che secondo le stime della Banca centrale (Bcra) ammonterebbero ad un milione e 980mila once per un controvalore di circa 4,5 miliardi.
Secondo la stampa locale il governo per la quinta volta in meno di tre mesi, e senza fornire spiegazioni, avrebbe messo mano ai lingotti custoditi nei depositi della Bcra, nonostante le opposizioni in più occasioni abbiano richiesto informazioni in merito alla necessità ed all’utilizzo delle stesse.
Da quanto si apprende blindati sarebbero partiti dalla sede centrale della Bcra dirigendosi verso l’aeroporto internazionale di Ezeiza. Più nello specifico sarebbero stati spostati circa 1500 lingotti per un valore di circa 250 milioni di dollari.
Nonostante le denunce fatte dalla stampa il governo Milei non ha mai fornito informazioni sulla quantità di lingotti usciti dal Paese, sul costo di ciascuno di essi, sul valore di ciò che è stato trasportato a quali condizioni commerciali, la destinazione, i profitti ottenuti dalle casse statali o le garanzie che non verranno sequestrati.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia