(ASI) È stata stabilita ieri a Tianjin, metropoli settentrionale del Paese, un'alleanza industriale tra la stessa municipalità, quella di Pechino e la provincia dello Hebei con la firma di 33 progetti legati all'economia a bassa quota.
Tra questi, la realizzazione di una linea di produzione di batterie a basse temperature e delle strutture di supporto, oltre alla pianificazione complessiva di un percorso pubblico dedicato all'economia a bassa quota all'interno di un parco scientifico.
Alla cerimonia di presentazione dell'intesa hanno preso parte funzionari e manager operanti nelle tre realtà di livello provinciale del Paese, che assieme compongono la regione metropolitana Jing-jin-ji (JJJ), l'agglomerato urbano trainante della Cina settentrionale.
Come riporta Xinhua, secondo Guo Kangwei, direttore del Distretto di Baodi, nella municipalità di Tianjin, l'economia a bassa quota è un esempio plastico delle nuove forze produttive di qualità, un nuovo motore di crescita ed una nuova impronta nello sviluppo industriale.
«Baodi sta promuovendo con forza la profonda integrazione tra innovazione scientifico-tecnologica ed innovazione industriale, e sta accelerando la crescita di cluster industriali legati all'economia a bassa quota», ha aggiunto Guo.
Si tratta di un ulteriore salto di qualità per la regione JJJ, dove la manifattura avanzata di Tianjin e dello Hebei si incontra con l'ambito ricerca e sviluppo concentrato a Pechino e nei distretti scientifico-tecnologici della Nuova Area di Xiong'an, l'avveniristica smart city pensata sette anni fa per decongestionare la capitale. Stando ai dati del 2023, in questa megalopoli da 216.000 km2 vivono oltre 100 milioni di abitanti e viene generato un PIL di 10.400 miliardi di yuan, pari grossomodo a 1.317 miliardi di euro, in crescita di quasi 2 volte rispetto a dieci anni prima.
L'economia a bassa quota si è ormai affermata come comparto strategico in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Europa, dall'Estremo al Medio Oriente. In particolare, la produzione dei cosiddetti eVTOL, cioè i velivoli a decollo e atterraggio verticale alimentati da energia elettrica, sta vivendo una fase espansiva nel quadro della mobilità di prossima generazione, con progetti innovativi che spaziano dagli aerotaxi al trasporto merci rapido.
La Cina, che non intende restare indietro nemmeno su questo promettente mercato, fa già affidamento su alcune aziende di punta, tra cui EHang Intelligent Technology, fondata a Guangzhou nel 2014, Aerofugia Technology Company, fondata nel 2020 a Chengdu come controllata di Geely Technology Group, e AutoFlight, compagnia specializzata con sede a Shanghai e Augusta (Germania).
Nel 2023, i ricavi del settore eVTOL cinese sono cresciuti del 77,3% su base annua, toccando quota 980 milioni di yuan, pari a circa 124 milioni di euro, stando ad un rapporto pubblicato dalla società di ricerca e consulenza CCID, dove si stima che il comparto registrerà una forte crescita nei prossimi cinque anni, raggiungendo un volume di mercato di 9,5 miliardi di yuan già nel 2026.
Secondo il parere degli esperti di settore, i produttori di eVTOL cinesi «hanno dimostrato una forte competitività rispetto alle loro controparti negli Stati Uniti e nell'Unione Europea in un contesto di fiorente sviluppo dell'economia a bassa quota, o della mobilità aerea avanzata, grazie ad una forte domanda di mercato, al supporto delle misure politiche e alle solide fondamenta manifatturiere del Paese» [China Daily, 28/6/2024].
Lo scorso giugno, Aerofugia ha completato la fase-2 dei test di volo del modello AE200 per la validazione tecnologica di idoneità al volo. Si tratta di un velivolo a decollo e atterraggio verticale ad energia elettrica a 5-6 posti, con pilota a bordo ed un'autonomia di 200 chilometri, progettato per il trasporto passeggeri in aree densamente popolate, il turismo aereo e le operazioni di soccorso in situazioni di emergenza.
All'inizio di aprile, invece, EHang ha ottenuto dall'Amministrazione Cinese per l'Aviazione Civile un certificato per il modello EH216-S, altro eVTOL, in questo caso senza pilota, da 2 posti, segnando un passo in avanti molto importante verso la fase di produzione in serie e le successive operazioni commerciali.
Ancora prima, a febbraio, AutoFlight aveva organizzato il volo dimostrativo di Prosperity, un aerotaxi da 5 posti, con autonomia massima di 250 chilometri e velocità massima di 200 km/h: il mezzo è partito dallo Shekou Cruise Homeport, a Shenzhen, ed è atterrato con successo al porto di Jiuzhou, a Zhuhai, impiegando circa 20 minuti per percorrere gli oltre 55 chilometri di viaggio.
Per quanto riguarda il mercato dei droni, già strutturato, nei soli primi sei mesi di quest'anno il numero di nuovi velivoli a pilotaggio remoto (UAV) in Cina è aumentato del 48% su base annua, con 608.000 mezzi registrati nel periodo di riferimento, imprimendo una decisa spinta all'economia a bassa quota, con tutto ciò che ne consegue in termini di incremento dei posti di lavoro ad alto valore aggiunto e rafforzamento dell'innovazione tecnologica [SCMP, 11/7/2024].
Secondo Airmobi, produttore e fornitore di soluzioni UAV SkyEye con sede nella Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong, in questo 2024 «l'economia globale a bassa quota sta vivendo un periodo di rapide opportunità di crescita, guidate dagli sforzi concertati di governi, imprese e istituti di ricerca». Sulla spinta dell'innovazione tecnologica e dell'espansione dei mercati, proseguono da Airmobi, l'economia a bassa quota «è destinata a diventare una parte significativa dell'economia globale, apportando numerosi benefici alla società» e favorendo «lo sviluppo integrato di produzione, servizi e tecnologia».
Non a caso, a gennaio, Pechino ha emanato nuovi regolamenti interni per la gestione di volo dei velivoli senza pilota, fornendo un primo concreto quadro normativo alle imprese produttrici e fornitrici. L'economia a bassa quota è stata inoltre citata per la prima volta all'interno del rapporto di lavoro 2024 del governo, pubblicato lo scorso marzo, durante la Seconda Sessione della 14a Assemblea Nazionale del Popolo [CRI, 16/7/2024].
In particolare, il settore è stato inserito dalle autorità cinesi nel novero delle industrie emergenti e di quelle orientate al futuro insieme ai veicoli elettrici, all'energia da idrogeno, ai nuovi materiali, ai farmaci innovativi e ai nuovi motori di crescita in comparti quali le biotecnologie e l'esplorazione spaziale commerciale.
Andrea Fais - Agenzia Stampa Italia