(ASI) Washington - Con un annuncio che ha sorpreso il panorama politico americano, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che non correrà per la rielezione nelle imminenti elezioni presidenziali del 5 novembre 2024. La decisione, presa a soli quattro mesi dal giorno delle elezioni, ha suscitato un intenso dibattito all'interno del Partito Democratico e tra l'elettorato americano.
In una lettera pubblicata sui suoi account social, Biden ha espresso che la sua decisione di ritirarsi dalla corsa elettorale è stata motivata dal desiderio di servire al meglio gli interessi del paese e del suo partito, non essendo più in grado fisicamente e mentalmente di svolgere un lavoro così solenne. "Anche se era mia intenzione tentare la rielezione, credo che sia nell'interesse del mio partito e del Paese che io mi ritiri e mi concentri esclusivamente sull'adempimento dei miei doveri di Presidente per il resto del mio mandato," ha scritto Biden.
La decisione è arrivata dopo settimane di crescenti pressioni da parte dei leader democratici, preoccupati per la salute e la capacità del presidente 81enne di affrontare una campagna elettorale contro il candidato repubblicano Donald Trump. Il dibattito televisivo disastroso di giugno contro Trump, in cui Biden è apparso spesso incoerente e debole, ha alimentato ulteriormente le preoccupazioni sul suo stato fisico e mentale.
Con il suo annuncio, Biden ha anche ufficialmente sostenuto la vicepresidente Kamala Harris come candidata del Partito Democratico per le elezioni presidenziali del 2024. "La mia primissima decisione come candidato del partito nel 2020 è stata scegliere Kamala Harris come mia vicepresidente. Ed è stata la migliore decisione che abbia mai preso," ha dichiarato Biden, aggiungendo che Harris è stata una "partner straordinaria" durante il suo mandato.
Kamala Harris, che ha 59 anni e ha già fatto la storia come prima donna e prima persona di colore a ricoprire la carica di vicepresidente, si trova ora in una posizione privilegiata per diventare la prossima candidata democratica alla presidenza. Tuttavia, non mancano le sfide: il suo indice di approvazione è attualmente basso, con solo il 32% degli americani che esprimono pareri positivi sul suo operato.
La reazione politica all'annuncio di Biden è stata immediata e variegata. Dal lato democratico, figure di spicco come il governatore della California Gavin Newsom e l'ex presidente Barack Obama hanno espresso il loro sostegno a Biden, lodando la sua leadership e il suo contributo al paese. Nancy Pelosi, ex speaker della Camera, ha definito Biden "uno dei presidenti più impattanti e altruisti della storia".
Al contrario, i repubblicani hanno criticato duramente la decisione. Il senatore Josh Hawley del Missouri ha affermato che Biden dovrebbe dimettersi immediatamente dalla presidenza, mentre la campagna di Trump ha descritto il ritiro di Biden come una "sconfitta totale e disonorevole".
La decisione di Biden di ritirarsi così vicino al giorno delle elezioni è senza precedenti nella storia politica moderna degli Stati Uniti. L'ultima volta che un presidente in carica ha abbandonato la corsa alla rielezione è stato nel 1968, quando Lyndon Johnson ha annunciato il suo ritiro otto mesi prima delle elezioni. Tuttavia, il contesto attuale è ancora più complesso e caotico, con Trump che affronta numerosi problemi legali ma che continua a raccogliere consenso tra i repubblicani.
La rinuncia di Biden apre un nuovo capitolo di incertezze e opportunità per il Partito Democratico. Kamala Harris sembra essere la naturale erede della candidatura, ma figure come Gavin Newsom e Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, potrebbero ancora cercare di emergere come alternative valide. La scelta del nuovo candidato dovrà essere gestita con cura per evitare divisioni interne e presentare un fronte unito contro Trump.
La decisione di Biden di appoggiare Harris potrebbe facilitare la transizione, ma le prossime settimane saranno cruciali per definire il futuro del partito. Le dinamiche politiche, legali e personali in gioco rendono questa campagna elettorale una delle più imprevedibili e intriganti degli ultimi decenni.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia