(ASI) Il lupo americano perde il pelo ma non il vizio. Approfittando della guerriglia che si è scatenata a causa dei narcotrafficanti nel paese indiolatino Washington sarebbe infatti pronta ad inviare i propri militari per riportare “l’ordine”.
Il Dipartimento di Stato nordamericano ha infatti annunciato ieri, giovedì 11 gennaio, che invierà una delegazione militare di alto livello in Ecuador per esaminare, insieme al gabinetto del presidente Daniel Noboa, le future azioni per combattere la piaga del traffico di droga.
Il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller ha sottolineato in una conferenza stampa che l’Ecuador soffre di “livelli atroci di violenza e terrorismo per mano di elementi narco-criminali che prendono di mira civili innocenti”.
Per accelerare i tempi, Washington invierà alti funzionari “ già nelle prossime settimane”; ufficialmente l’obiettivo è quello di “esplorare con le controparti ecuadoriane le modalità con cui possiamo lavorare insieme in modo più efficace per affrontare la minaccia rappresentata dalle organizzazioni criminali transnazionali” riferisce una nota.
Il paese indilatino sta vivendo una spirale di violenza dallo scorso 9 gennaio quando un gruppo di criminali armati ha compiuto diversi atti classificati dalle autorità come terrorismo, l’occupazione di un canale televisivo e numerosi episodi di violenza nelle strade; inoltre hanno preso in ostaggio numerosi secondini e impiegati delle carceri.
Dopo questi eventi, il presidente Noboa ha ordinato lo stato di emergenza per combattere la criminalità.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia