(ASI) Nonostante le fortissime pressioni di USA ed Israele per evitarlo, oggi, presso il Tribunale Internazionale dell'Aia, ha preso avvio il procedimento contro Netanyahu, ritenuto responsabile di crimini di guerra. È stata così accolta la richiesta formale del Governo del Sudafrica di processare il primo ministro di Israele,Benjamin Netanyahu, per il presunto genocidio in atto sulla striscia di Gaza.
Il Sudafrica ha chiesto al tribunale di agire rapidamente "per proteggere da altri, gravi e irreparabili danni ai diritti del popolo palestinese che continuano ad essere violati impunemente..." La procedura legale è tutt'altro che semplice e potrebbe richiedere molto tempo, ed è curioso osservare che nel caso del presidente della Federazione Russa Putin è bastato pochissimo per arrivare alla sentenza di condanna, che espone il capo del Paese più esteso del mondo al rischio di essere arrestato, se mette piede fuori dalla Russia. La posizione del Sudafrica è ampiamete condivisa da un gran numero di Stati ,con particolare riferimento a quelli dell'Africa. Se per arrivare ad una sentenza occorresse troppo tempo , il rischio sarebbe l'estinzione dei palestinesi di Gaza, visti il ritmo e il numero delle uccisioni giornaliere. In ogni caso l'opinione pubblica interrnazionale ha la possibilità, oggi come mai prima, di mettere alla prova il Tribunale dell'Aia e verificare, primo, se la legge è uguale per tutti; secondo, se conta più la grande Russia o il 'piccolo' Israele.
La forto raffigura Il ministro della giustizia sudafricano Ronald Lamola