Scontri in Medio Oriente: riunione straordinaria del Consiglio europeo

(ASI) Bruxelles – Il riaccendersi delle violenze fra israeliani e palestinesi. I timori per l’allargamento delle tensioni alle regioni circostanti. Il grattacapo migrazione. Ciò che sta accadendo a Gaza rischia di comportare ripercussioni ben più ampie per l’intero ordine internazionale.

Il 17 ottobre il presidente del Consiglio europeo ha convocato una riunione straordinaria chiamando a raccolta i capi politici dei ventisette Stati membri. Sul tavolo il concitato evolversi degli avvenimenti che sembrano andare verso l’apertura di un nuovo conflitto in Medio Oriente. Conflitto che Bruxelles ha tutto l’interesse di scongiurare, dovendo già concentrare consistenti sforzi diplomatici, finanziari e militari sul fronte caldo dell’Ucraina.

Dinanzi a un nuovo scenario bellico dagli sviluppi imprevedibili, Charles Michel ha esortato i colleghi ad agire insieme, a farsi sentire sotto l’unica voce dell’Ue, invocando i principi di “unità e coerenza”. L’intenzione è quella di rendere l’Europa un attore serio, affidabile, un mediatore autorevole e imparziale capace di negoziare con entrambi i contendenti per cessare al più presto le ostilità. Il presidente ha citato quali valori fondanti il diritto internazionale e il diritto umanitario, ovvero l’insieme delle norme che disciplinano il comportamento degli Stati rispettivamente in tempo di pace e di guerra.

Affinché gli sforzi comunitari risultino efficaci, tuttavia, è indispensabile adottare una posizione il più possibile neutrale per conferire autorevolezza agli occhi dell’opinione pubblica esterna. E così, dal vertice sono risuonati due distinti appelli. Da un lato, la condanna “con la massima fermezza” degli attacchi di Hamas a Israele e, nel contempo, il sostegno al diritto di autodifesa dello Stato ebraico, seppur nei limiti del diritto internazionale e umanitario. Dall’altro lato, i leader hanno concordato sulla necessità di “un impegno politico e diplomatico attivo con Israele”.

Si tratta, in sostanza, di evitare che il governo presieduto da Benjamin Netanyahu approfitti della situazione per reagire in maniera sproporzionata agli attacchi ricevuti, andando ad aumentare pericolosamente il livello di tensione nell’area. Posizione, questa, condivisa dagli Stati Uniti, da dove il presidente Joe Biden ha ammonito l’esecutivo israeliano a non esasperare i toni.

La soluzione caldeggiata da Bruxelles è una “pace duratura” costruita sulla “soluzione a due Stati”. Un’istanza equilibrata sulla carta, ma di fatto mai pienamente attuata dai contendenti a causa di ideologie politiche incapaci di andare oltre le istanze divisive delle fazioni più radicali e nazionaliste.

Il Consiglio ha poi deliberato di inviare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza al fine di alleviare l’impatto degli scontri sulla popolazione civile. La Commissione si è già attivata in merito. È operativo, infatti, un ponte aereo attraverso il quale vengono spediti in Egitto aiuti alle organizzazioni impegnate sul campo a Gaza. Molteplici voli settimanali stanno consegnando beni di prima necessità quali, ad esempio, medicine o prodotti per l’igiene. Inoltre, la scorsa settimana la presidente Ursula von der Leyen ha annunciato di aver triplicato la somma per aiuti umanitari. Ora ci sono ben 75 milioni che verranno gestiti in collaborazione con le agenzie specializzate delle Nazioni Unite, le organizzazioni non governative e le principali organizzazioni internazionali come la Croce Rossa. “Gli aiuti dell'Ue sono sempre forniti sulla base dei principi di imparzialità, neutralità, indipendenza, umanità” affermano gli esperti della Commissione, i quali assicurano di monitorare l’effettiva implementazione del sostegno sul campo.

“Faremo tutto il possibile per evitare un'escalation regionale” ha dichiarato Michel, toccando un altro dei punti affrontati nel corso del vertice straordinario. A preoccupare sono le prese di posizione dei paesi confinati quali Libano, Giordania, Egitto. Hezbollah, infatti, potrebbe presto intervenire a supporto di Hamas, mentre non è un buon segnale la recente decisione di Amman di annullare un incontro precedentemente fissato con Washington. Il Cairo, dal canto suo, si mostra restia a fornire assistenza ai civili in fuga dall’inferno di Gaza, dal momento che sta già ospitando un numero consistente di rifugiati provenienti da altri paesi. “È importante impegnarsi con l’Egitto” ha affermato Michel. Dietro le sue parole, l’esortazione a negoziare con il presidente Abdel Fattah al-Sisi per convincerlo a gestire i flussi migratori in uscita da Gaza. Flussi che, in caso contrario, potrebbero dirigersi verso le frontiere dell’Unione, nel bel mezzo della campagna elettorale per le imminenti elezioni europee.

I capi politici degli Stati membri si sono concentrati, altresì, sulle ripercussioni delle tensioni mediorientali per la sicurezza interna dell’Unione. Michel ha auspicato un maggiore coordinamento fra le forze di polizia dei singoli paesi, alla luce dei recenti fatti di sangue in Francia e Belgio che hanno gettato Bruxelles in un nuovo incubo terroristico. Il timore riguarda, poi, il riemergere di forme striscianti di antisemitismo manifestatesi, a titolo di esempio, nello sfregio di alcune case abitate da ebrei in Germania. Perché a fare paura non è solo la guerra che si combatte sul campo. A fare paura è pure la guerra ideologica, alimentata da estremismi che inferociscono il dibattito pubblico sugli sviluppi mediorientali.

“Dobbiamo assicurarci di combattere l'antisemitismo e le altre forme di odio come l'islamofobia e il razzismo, così come tutti i discorsi che fomentano la discriminazione tra i nostri cittadini”, ha scandito Michel. Nel mondo ipertecnologico in cui viviamo, l’odio serpeggia anche sulle piattaforme online di uso quotidiano quali i social network. Non a caso, nelle ultime settimane sono finiti sotto accusa gli algoritmi usati dai colossi social per selezionare cosa mostrare sui dispositivi degli utenti.

Dai post contenenti insulti fino ai video e alle immagini troppo violente, spesso i social possono concorrere a diffondere un clima di odio nelle comunità. Proprio qualche giorno fa, il commissario europeo per il mercato interno e i servizi ha inviato una lettera a Elon Musk esortandolo a rispettare in pieno il Regolamento comunitario sui servizi digitali (Digital Services Act, DSA). Secondo Thierry Breton, il social “X” – l’ex “Twitter” ora interamente in mano a Musk – avrebbe violato il Regolamento non avendo adeguatamente gestito alcuni contenuti violenti relativi a quanto sta accadendo a Gaza.

Riunitosi con urgenza, il Consiglio ha voluto mandare un messaggio chiaro, sempre valido. Ogni volta che ci sarà bisogno di schierarsi, Bruxelles sceglierà la fazione del dialogo, della mediazione. Per conseguire la pace, tuttavia, è richiesto uno sforzo aggiuntivo nel mettere da parte convenienze di breve termine o interessi elettorali. A Gaza come a Kyiv, servono coraggio e lungimiranza. Serve, in ultima analisi, saper guardare oltre la campagna elettorale per le imminenti elezioni europee.

Marco Sollevanti – Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

Suolo, Confeuro-Accademia IC: “Meno consumo e più agricoltura rigenerativa per tutela”

(ASI) “In occasione della Giornata Mondiale del Suolo - dichiarano Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, e Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune - è necessario ribadire con forza quanto ...

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

Casanova 300" presentato a Roma presso Villa Altieri

(ASI) Roma - Nel pomeriggio del 3 dicembre 2025 si è tenuta, nell'ambito del progetto "Casanova 300" a trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, presso Villa Altieri "Palazzo della Cultura e della Memoria ...

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...