(ASI) Meno di tre settimane alle presidenziali in Argentina e i candidati si lanciano in mirabolanti promesse molto difficili da mantenere. Il candidato ultraliberista ed ultra altantico Javier Milei, nel corso di un dibattito televisivo ha infatti annunciato che “sterminerà l’inflazione”.
Dato in vantaggio nei sondaggi Milei ha stilato un programma economico che presenta ai comizi accompagnato da una motosega. Si dice convinto del fatto che la stabilizzazione dell’economia del Paese passa infatti oltre che per l'eliminazione della moneta nazionale e la sua sostituzione col dollaro Usa, anche da una serie di tagli radicali alla spesa e la riduzione ai minimi termini dell'apparato statale. È contrario, da buon liberista atlantico, all’educazione ed alla sanità pubblica; per lui le imprese statali devono essere privatizzate, anche con l’abolizione della Banca centrale la “principale colpevole dell'inflazione attraverso l'emissione monetaria indiscriminata”.
L’Argentina si presenta alle presidenziali del 22 ottobre sull’orlo del baratro con un'inflazione schizzata al 124% ad agosto e il livello di povertà salito al 42%.
Gli ultimi sondaggi collocano Sergio Massa, candidato peronista e attuale ministro dell'Economia dietro Milei, a rischio anche un’eventuale ballottaggio.
Sembra invece fuori dai giochi la conservatrice Patricia Bullrich, candidata della coalizione di centrodestra Juntos por el Cambio (JxC).
Poche o nulle le speranze per Myriam Bregman, della sinistra radicale, e Juan Schiaretti, del peronismo provinciale.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia