(ASI) Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, inizia oggi un viaggio di lavoro nei paesi dell'America indiolatina; il suo tour diplomatico toccherà Brasile, Venezuela, Nicaragua e Cuba, e si concluderà venerdì 21 aprile.
Secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Mosca attraverso una nota, nel corso del suo viaggio Lavrov incontrerà i suoi omologhi e leader latinoamericani per rafforzare la cooperazione bilaterale in questioni politiche, economiche, commerciali, educative ed umanitarie.
Gli incontri si concentreranno sulla strutturazione di strategie per rafforzare “i fondamenti giuridici internazionali del mondo moderno, il cui quadro di base è la Carta delle Nazioni Unite”, si legge nel testo.
Anticipando il viaggio, il rappresentante russo aveva dichiarato che i legami di Mosca con i paesi latinoamericani e caraibici sono solidi e aveva ringraziato la regione per la sua posizione sul suo paese, soprattutto dopo la sua speciale operazione militare per l'Ucraina. Sempre Lavrov ha aggiunto che la Russia non vuole che la regione sudamericana diventi campo di battaglia tra le potenze.
Sempre il capo della diplomazia russa ha poi ricordato che l'Occidente intende imporre alla comunità internazionale un ordine globale unipolare e neocoloniale, per cui ricorre a ingerenze e lancia “operazioni ideologicamente motivate per rovesciare governi indesiderabili”, misure restrittive unilaterali e guerre ibride, “molti popoli del mondo ne hanno già sentito le conseguenze, tra cui quelli di Cuba, Venezuela, Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia e Siria”.
Per quanto riguarda la cooperazione con le nazioni latinoamericane e caraibiche, ha definito che “si basa su un approccio deideologizzato e pragmatico che non va contro nessuno. Siamo per l'unità e la diversità dei paesi latinoamericani e caraibici. Nella diversità sono forti, politicamente coesi ed economicamente sostenibili”.
Le esportazioni russe verso i paesi dell'America Latina e dei Caraibi sono cresciute del 3,8% nel 2022 nonostante le sanzioni occidentali dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina. Inoltre, le forniture di fertilizzanti e prodotti petroliferi sono aumentate, mentre le esportazioni di grano russo sono aumentate del 48,8%.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia