(ASI) L’Apex, l’agenzia statale brasiliana per la promozione delle esportazioni e degli investimenti ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità cinese in base al quale gli scambi bilaterali tra Brasilia e Pechino avverranno in valute locali, ovvero in yuan e real. Le transazioni, quindi, non saranno più effettuate utilizzando il dollaro americano
Durante il Seminario Economico Brasile-Cina, tenutosi a Pechino, , sono stati siglati due primi accordi per l'attuazione del meccanismo, alla presenza dei rappresentanti di entrambi i Paesi e di circa 500 imprenditori.
Il primo accordo prevede che la banca brasiliana Bbm, con sede nella città di Salvador e controllata dalla Chinese Bank of communications (Bocom), entri nel China interbank payment system (Cips), alternativa del paese asiatico a quello Swift normalmente utilizzato a livello internazionale.
Il secondo accordo, invece, prevede la creazione di una Clearing house, ovvero di una banca che consenta la chiusura di attività e prestiti senza la presenza del dollaro statunitense.
In questo modo la filiale brasiliana della Industrial and commercial bank of China (Icbc) opererà come compensazione dello yuan; mentre Bbm sarà il primo partecipante diretto di questo sistema nella regione indiolatina, aprendo quindi alla possibilità che altri paesi, in primis il Venezuela colpito da sanzioni Usa, possa unirsi.
Commentando questo accordo la Segretaria per le Relazioni internazionali del ministero delle Finanze del Brasile, Tatiana Rosito, ha dichiarato che la misura consente “una maggiore prevedibilità dei tassi di cambio e riduce i costi di transazione” mentre Guo Tingting viceministro cinese del Commercio ha sottolineato che i due paese sonio partner strategici.
Il Cile e l'Argentina hanno già accordi simili con l’Icbc con lo scopo di migliorare le proprie infrastrutture, accedere ai crediti cinesi e contrastare l'egemonia del dollaro.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia