(ASI) Il ministero dell’Economia argentino ha formalizzato la proposta di scambio di una quota del suo debito in pesos la cui scadenza è fissata nel secondo trimestre del 2023, con due panieri di titoli legati all'inflazione o al valore del dollaro che potranno essere rimborsati nel 2024 e 2025.
Secondo le stime delle autorità locali tale proposta serve a coprire titoli per circa 7mila miliardi di pesos (poco più di 33 miliardi di euro) che sono divisi in parti simili tra organizzazioni pubbliche e soggetti privati, tra banche ed anche altri investitori istituzionali come fondi di investimento e compagnie assicurative.
L’offerta di “debt exchange” scatterà giovedì 9 marzo, e durerà fino al lunedì successivo, il 13.
Stando a quanto riferito dalla stampa locale con questa operazione il governo ritiene che lo scambio consenta di ridurre i rischi rappresentati dalle importanti scadenze previste per oltre 2milamiliardi di pesos mensili in aprile, maggio e giugno 2023, e di dissipare le incertezze finanziarie che si generano prima di ogni data di rimborso.
Sempre i media indiolatini riferiscono che il governo sarebbe fiducioso sull’buon esito dello scambio e ritengono sarà considerata positiva se verrà accolta da una buona parte del settore pubblico e dal 45-50% delle banche. Per raggiungere questo obiettivo il ministro dell'Economia, Sergio Massa, ha incontrato i principali direttori delle banche nazionali insieme al suo team e al presidente della Banca centrale (Bcra), Miguel Pesce. In questo ambito si è appreso che Massa ha sottolineato che il provvedimento si propone di “mettere fine all'idea che l'Argentina sia destinata a entrare in crisi profonda alle porte di ogni ristrutturazione del debito”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia