(ASI) La Cina risponde all'annuncio fatto ieri da Barack Obama di una revisione della strategia militare Usa, con pesanti tagli al bilancio, ma un'aumentata presenza nel Pacifico e in Asia.
In un editoriale, l'agenzia ufficiale Xinhua ha messo in guardia Obama dal "mettere in mostra i muscoli" in Asia, sostenendo che una maggiore presenza americana puo' contribuire alla prosperita' della regione ma, al contempo, un atteggiamento "militarista" puo' "mettere a rischio la pace".
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ieri era al Pentagono per svelare la nuova strategia militare Usa, in un periodo di forti contrazioni economiche e di crescenti crisi politiche. La revisione della strategia militare, secondo quanto si e' appreso, dovrebbe avere a che fare in primo luogo con drastici tagli, nei prossimi dieci anni, al bilancio del Pentagono, ma avra' come suo fulcro centrale la capacita' di far fronte a quello che e' stato definito il "pericolo presentato da Cina e Iran". A questo riguardo la cosiddetta campagna antiterrorismo degli Usa avra' a sua disposizione una forza capace di imporre la propria autorita' ed espandere il proprio ruolo in tutta l'Asia. Il Pentagono, d'altra parte, manterra' certamente una forte presenza militare navale nel Golfo Persico. FONTE IRIB