(ASI) L'alleanza tra gli Stati Uniti e l'Ucraina è al centro dell'attenzione della comunità internazionale negli ultimi anni, in particolare dopo l'inizio del conflitto tra Ucraina e Russia nel 2021.
L'Ucraina è infatti un partner chiave per gli Stati Uniti nell'Europa orientale e la collaborazione tra i due Paesi copre una vasta gamma di settori, dalla sicurezza alla cooperazione economica e culturale.
L'amministrazione Biden ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti a sostenere l'Ucraina nella sua lotta per la sovranità e l'integrità territoriale, confermando la partnership strategica tra i due paesi e rafforzando la collaborazione bilaterale.
Questa alleanza strategica ha radici storiche che risalgono alla fine degli anni '90, quando l'Ucraina iniziò a cercare un nuovo orientamento politico dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica.
Nel 1994, gli Stati Uniti firmarono un memorandum di sicurezza con l'Ucraina per fornire supporto in caso di minacce alla sicurezza nazionale. Successivamente, nel 2008, gli Stati Uniti annunciarono il loro sostegno alla candidatura dell'Ucraina per l'adesione alla NATO.
Tuttavia, la crisi ucraina del 2014 portò a un aumento significativo del sostegno degli Stati Uniti, con l'invio di aiuti economici e militari e l'adozione di sanzioni contro la Russia.
Questo perché la nazione rappresenta un territorio di grande importanza per l’America, soprattutto dal punto di vista geopolitico e strategico. L'Ucraina rappresenta infatti un essenziale crocevia tra Europa e Asia, e in particolare è un importante corridoio per l'approvvigionamento di energia da parte dell'Europa occidentale.
Il ruolo indispensabile del Paese per la sopravvivenza tattica ed economica degli Stati Uniti in Europa ha dunque spinto l’amministrazione Biden a schierarsi nel conflitto contro la Russia citando in causa quei valori umani che non dovrebbero mai essere né violati né calpestati.
Come scritto nella “Dichiarazione Congiunta di Partnership Strategica USA-Ucraina” pubblicata nel sito ufficiale della Casa Bianca, l’America comunica che “i nostri valori condivisi e il nostro impegno per un'Europa intera, libera, democratica e in pace costituiscono la base del nostro partenariato strategico. La nostra relazione funge da pietra angolare per la sicurezza, la democrazia e i diritti umani in Ucraina e nella regione più ampia. […] Nel 21° secolo, le nazioni non possono essere autorizzate a ridisegnare i confini con la forza. La Russia ha violato questa regola di base in Ucraina.”
Entrare in una guerra da eroi è una prerogativa del governo americano, il quale, condannando intrepidamente l’iniziativa russa, è riuscito a mettere in cattiva luce un conflitto identico alle numerose guerre condotte dall’America per anni e anni.
Negli ultimi decenni infatti, gli Stati Uniti hanno condotto consistenti guerre in Medio Oriente. Una delle guerre più note è quella in Iraq del 2003, quando l'amministrazione Bush invase l'Iraq, citando il possesso di armi di distruzione di massa come motivazione principale.
Per citarne altre, nel 1991 gli Stati Uniti diedero inizio alla Guerra del Golfo, che ha portato all'espulsione dell'esercito iracheno dal Kuwait. Nel 2001, iniziarono la famosa Guerra in Afghanistan per “vendicare” l’attacco alle torri gemelle e nel 2014 dichiararono guerra contro lo Stato Islamico.
Da non dimenticare però che gli Stati Uniti hanno condotto altre guerre in tutto il mondo. Ad esempio, sono stati coinvolti nella Guerra del Vietnam e hanno svolto un ruolo significativo nel conflitto in Corea: uno studio stima che le forze militari americane sono direttamente responsabili di 10-15 milioni di morti in tutto il mondo a causa di guerre e colpi di stato.
È importante notare dunque che quei valori e diritti umani tanto rivendicati dagli Usa per l’Ucraina, se posti tra l’America e il suo obiettivo, allora possono essere tranquillamente trascurati e dimenticati.
In questi scenari di guerre e stermini, l’invasore non è mai senza colpa. È comunque conveniente ricordarsi della storia per tenere a mente che non sempre chi condanna le guerre di un paese è innocente e da applaudire.
Lo sterminio dell’Ucraina cesserebbe domani infatti se gli Usa decidessero di abbandonare i loro avamposti strategici in Ucraina, ma è sicuramente preferibile vedere migliaia di cittadini ucraini perdere la vita che scambiare le pedine di Risiko in Ucraina con la Russia.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia