(ASI) Il Parlamento peruviano ha concesso ieri, martedì 10 gennaio, la fiducia al governo presieduto da Alberto Otárola, confermando il sostegno all’operato dell’esecutivo e delle forze di sicurezza nonostante i 47 morti registrati dalla caduta del presidente Pedro Castillo avvenuta lo scorso 7 dicembre.
La fiducia è arrivata con 73 voti a favore, 43 contrari e sei astenuti. In favore del nuovo esecutivo i movimenti di destra guidati dalla Forza popolare mentre i movimenti progressisti non hanno accordato il sostegno al nuovo governo.
Durante il dibattito, il portavoce di Cambio Democrático, Édgar Reymundo, ha affermato che il governo Boluarte può annoverare più morti che giorni al potere, rendendo di fatto impossibile il voto in suo favore.
All’inizio di dicembre il Congresso ha rimosso il presidente eletto Pedro Castillo, che era stato imprigionato con l’accusa di presunta ribellione, nominando al suo posto Boluarte, che era vicepresidente.
La notizia della fiducia al nuovo governo ha provocato nuove manifestazioni di piazza in diverse città del Perù, nella capitale c’è stata una marcia del tribunale al Parlamento per esprimere il malcontento della popolazione verso l’esecutivo. Sempre a Lima decine di persone hanno invece manifestato davanti al comando interforze delle Forze armate.
Intanto nel dipartimento di Puno, nel sud del paese continuano le proteste della popolazione contro la repressione effettuata dalla polizia che avrebbe causato almeno 17 morti.
Oggi intanto è atteso nel paese indiolatino l’arrivo di una delegazione della Commissione interamericana dei diritti umani per valutare la situazione delle garanzie individuali e fare il punto sulla portata delle proteste.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
Foto: Ministerio de Defensa del Perú from Perú, Perú, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons