(ASI) Ieri il Capo del Comitato sicurezza interna Sorouri ha dichiarato: "L'Iran non permetterà mai che lo Stretto di Hormuz venga utilizzato contro la Repubblica Islamica e per favorire i suoi nemici," Sorouri ha poi aggiunto che l'Iran considera quel corso d'acqua strategico ma pur sempre un "canale di pace", ma, allo stesso tempo intende garantire la sicurezza della Repubblica Islamica dell'Iran e quella dell'intera regione.
Ha continuato a dire che gli Stati Uniti sta attualmente perseguendo il progetto di "Iranophobia", come i recenti sviluppi in Medio Oriente hanno portato alla "divergenza regionale delle contee degli Stati Uniti e una convergenza con la Repubblica islamica".
Inoltre, dopo che i ministri degli Esteri dell'Unione Euripea hanno fallito nel tentativo di imporre un embargo sulle esportazioni petrolifere iraniane nel corso di una riunione del 1 dicembre 2011 a Bruxelles, mercoledì scorso, Michael Mann, portavoce dell'Unione degli affari esteri Catherine Ashton, ha dichiarato: "L'Unione europea sta prendendo in considerazione un'altra serie di sanzioni contro l'Iran". La decisione verrà presa nella prossima riunione di ministri degli Esteri dell'Ue che è prevista a Bruxelles per il 30 gennaio 2012.
La decisione 'UE anti-Iran è arrivata dopo che gli Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada hanno imposto sanzioni unilaterali in materia di energia della Repubblica islamica e settori finanziari sul programma nucleare di Teheran. Da parte iraniana la risposta in merito a queste nuove sanzioni è venuta dal Vice Presidente Mohammad-Reza Rahimi che ha replicato il 27 dicembre: "Se dovessero esserci sanzioni sul petrolio iraniano, non sarà consentito nemmeno ad una goccia di petrolio di passare attraverso lo Stretto di Hormuz”.
Di più il Comandante della Marina, Ammiraglio Habibollah Sayyari ha tenuto a ribadire che, in caso di necessità, le forze navali della Repubblica Islamica dell'Iran sono in grado di bloccare facilmente bloccare lo strategico Stretto di Hormuz. Gli Stati Uniti, Israele e i loro alleati intendono, pregiudizialmente e senza prove certe, accusare l'Iran di perseguire un programma nucleare militare e hanno utilizzato questa presunta minaccia quale pretesto per convincere il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ad imporre sanzioni alla Repubblica islamica.
Ma l'Iran ha sempre smentito le accuse, sostenendo che in quanto firmatario del trattato per la non proliferazione nucleare ed essendo altresì pure membro dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica, ha il diritto di sviluppare e acquisire tecnologia nucleare per scopi pacifici.
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