(ASI) Il 5 maggio in Irlanda del Nord si è votato per rinnovare i novanta seggi del Parlamento e per la prima volta in assoluto il partito nazionalista di Sinn Féin ha ottenuto la maggioranza relativa.
Il Sinn Féin, che tradotto significa “noi stessi”, è il movimento indipendentista irlandese fondato nel 1905 da Arthur Griffith e che cominciò la sua attività politica promuovendo l’indipendenza irlandese e la nascita di due monarchie: una in Irlanda e una in Gran Bretagna.
In seguito alla firma del “patto di Londra”, il movimento attraversò periodi di crisi e riuscì ad ottenere consensi solamente dal 1989.
Dopo la vittoria delle elezioni, il Sinn Féin dovrà nominare il prossimo primo ministro e considerando che è dal 1921 che il primo ministro è di provenienza unionista, l’imminente elezione rappresenterà un evento storico per l’Irlanda del Nord.
Il Regno Unito infatti garantisceautonomia allo Stormont, nome storico and indicare il Parlamento di Belfast, il quale per decenni era stato dominato appunto dal DUP ovvero il principale partito unionista.
Il nome che salta subito fuori per la carica di primo ministro è quello di Michelle O’Neill, diventata la prima donna leader del Sinn Féin in Irlanda del Nord nel 2017.
Precedentemente il movimento era stato dominato dai rappresentanti dell’Ira, infatti sia il padre di Michelle che il cugino erano dei militanti dell’associazione che vennero uccisi da agenti speciali britannici.
In un’intervista al Times, Michelle ha raccontato il panorama in cui è cresciuta: “Crescevi nel mezzo del conflitto. Il comportamento delle forze di sicurezza britanniche, le intimidazioni: era tutto attorno a me. Dovevi superare una sfida per arrivare al tuo scuolabus la mattina: dovevi passare attraverso le pattuglie dell’esercito britannico, attraverso i commenti derisori e tutte le altre cose che ti dicevano. I raid all’alba nelle case della gente, nella mia casa: il fatto che mio padre è stato portato via e incarcerato. Questa è l’esperienza vissuta»
Questo contesto ha condizionato la decisione di candidarsi e di vivere ogni giorno il sogno indipendentista irlandese che per anni è stato represso, ma che oggi più che mai tutta l’Irlanda riconosce e sostiene.
Tommaso Maiorca - Agenzia Stampa Italia
Fonte foto: profilo twitter Michelle O’Neill @moneillsf