(ASI) In Ucraina, solo l'egemonismo degli Stati Uniti ha un interesse per la guerra. Come interpretare la crisi ucraina nel contesto dei recenti eventi, compreso il riconoscimento da parte della Russia delle repubbliche autoproclamate?
Stiamo assistendo in queste ore alla cosiddetta "Guerra in Ucraina": dovremmo solo rivedere i fondamenti storici e geopolitici. Il mondo è appena diventato una grande scacchiera dopo il cosiddetto equilibrio della Guerra Fredda!
Soprattutto, dovrebbe essere noto che queste piccole nazioni "satellite" della Russia sono creazioni di Lenin e Stalin per garantire la sicurezza sui confini occidentali e meridionali dell'URSS, e successivamente la pace con la cosiddetta forza della NATO, che negli ultimi anni ha compiuto provocazioni all'interno dello spazio post-sovietico, e in Ucraina sono stati infiltrati per lungo tempo mercenari e ausiliari statunitensi.
Gli europei, non certo campioni di eroismo, sono noti da molto tempo per la loro condotta: creano guerre ovunque, con migliaia di morti e distruzioni di massa anche senza precedenti.
Ancora, per farla breve, solo per sapere che dal triste ed infausto accordo di Yalta, dove i leader europei, abili manipolatori, contribuirono a dividere il mondo, cosicché ognuno controllasse la propria zona di influenza in modo feroce e tirannico; per esempio, la crisi dei missili cubani (1962) e la conseguente rottura tra Stati Uniti e Unione Sovietica; il duo Chirac-Sarkozy, che non ha impedito omicidi di massa in Costa d'Avorio, deponendo l'allora presidente Laurent Gbagbo per ben due volte, in nome di una pseudo-democrazia.
Lo stesso Sarkozy, che fece uccidere Gheddafi; Bush, che saccheggiò l'Iraq e fece uccidere Saddam Hussein con il pretesto di un'unica risoluzione, portata avanti dai servizi segreti del generale Colin Powell; per non parlare dei tanti altri sciagurati esempi qua e là.
È vero, il mondo è cambiato terribilmente e i popoli aspirano ad una dignitosa autodeterminazione. Oggi, gli ultras di Kiev, impegnati in questa rischiosa operazione militare, non prendono ad esempio i combattenti del Donbass, che con la Russia stanno combattendo per la loro libertà, mentre gli uomini di Zelensky lo fanno per la NATO.
Le sanzioni sbandierate sono ridicole. Con il freddo in arrivo, come pagheremo per riscaldarci, ora che la Russia è fuori dal sistema bancario Swift? La storia ci insegna: gli Stati Uniti finiscono quasi sempre per tradire i loro alleati. Mosca, di norma, non abbandona chi le è stato sempre vicino.
Laurent De Bai - Nicolas De Botro per Agenzia Stampa Italia
Foto da sinistra Joe Biden e Jens Stoltenberg.