(ASI) Roma - “L’Istituto Friedman esprime la sua più ferma condanna per l’aggressione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa. Con l’avvio delle operazioni militari in Ucraina, la Russia ha superato il limite violando deliberatamente le norme di diritto internazionale che hanno regolato la convivenza tra i popoli dalla fine della seconda guerra mondiale.
La Russia ha innescato una vera guerra tra Stati europei, adducendo motivazioni pretestuose e perfino illogiche, costringendo così il Mondo a confrontarsi con violenze e tirannie che parevano consegnate ai libri di storia. Violando ferocemente i principi e lo Statuto delle Nazioni Unite, la Russia ha messo in moto processi che possono minare la stabilità politica, economica e sociale dell’intero Vecchio Continente, anche ben oltre le sue convinzioni, i suoi disegni, le sue mire strategiche. Il sangue, la povertà, la distruzione, la miseria, la violenza e l’oppressione che questa guerra genererà per il Popolo ucraino, gli stessi russi e per noi europei significherà un immeritato pacchetto di sacrifici e rinunce. Con l’invasione sono stati violati anche gli accordi sottoscritti da Mosca dopo la dissoluzione dell’URSS: il Memorandum di Budapest con cui la Comunità internazionale, Russia in testa, garantiva integrità e indipendenza all’allora neoindipendente Ucraina e in seguito gli Accordi di Minsk, piattaforma condivisa per avviare una soluzione del conflitto nel Donbass. La prepotenza del leader russo sta compattando i Paesi occidentali e dando nuovo vigore al vincolo atlantico ed europeo, diversamente da quanto immaginato dallo stesso, è necessario restare uniti. E’ ora doveroso che la NATO e l’UE rispondano con unità e fermezza all’oltraggio alla pace ed al diritto commesso dalla Russia. L’Istituto Friedman si appella a tutti i Paesi liberi e democratici affinché pongano in essere tutte le azioni per sostenere la libertà e l’integrità del popolo ucraino, al quale rivolgiamo la nostra solidarietà e vicinanza. Infine, quale Istituto economico, auspichiamo l’Unione europea e il Governo italiano assumano quanto prima delle misure economiche a tutela della nostra economia, delle nostre imprese che subiranno ingenti danni e conseguenze per quanto sta accadendo.” Così il Consiglio Direttivo dell’Istituto Milton Friedman Institute in una nota.