(ASI) Il primo mandatario peruviano Pedro Castillo, ha affermato che il Congresso nazionale viola la volontà popolare, definendo antidemocratica la decisione di porre il veto su un referendum per indire una nuova Assemblea costituente.
“Non permetteremo che la partecipazione politica dei peruviani venga violata, sottovalutando, condizionando e sottoponendo la loro volontà alla mercé del solo parere del Congresso”, ha tuonato il presidente.
Il presidente ed il governo si erano già espressi a dicembre sul testo del referendum ma il Parlamento ha deciso ugualmente di ratificare il potere di veto con una rapidità insolita e senza discutere i dettagli e le osservazioni sollevate dal governo.
Nel suo intervento il capo dello Stato ha ribadito i suoi criteri per impugnare la norma dinanzi alla Corte costituzionale, in quanto “antidemocratica e incostituzionale”, oltre che contraria alla volontà popolare di convocare un’assemblea costituente.
“Il Perù ha bisogno di essere rifondato di fronte a una crisi evidente, dando il potere unico ai cittadini”, ha aggiunto il presidente, insistendo sulla necessità di riscrivere la Costituzione.
Con 72 voti favorevoli, compreso quello del presidente del Congresso, Maricarmen Alva, 44 contrari e senza astensioni, il Parlamento ha varato la norma secondo la quale “tutte le iniziative di riforma costituzionale, che sono sottoposte alla consultazione popolare, devono prima passare attraverso la giurisdizione parlamentare”, come si legge nel comunicato del Congresso.
Commentando il voto del Parlamento, ilcapo dello Stato ha definito la nuova legge un “attacco alla popolazione che da anni chiede il cambio di una Costituzione concepita nella dittatura”, riferendosi a quella varata dal governo neoliberista di Alberto Fujimori, che attualmente trova in carcere per crimini contro l’umanità e corruzione.
Secondo Castillo, il Congresso, controllato dall’opposizione,“dimentica che il potere dello Stato è emanato dal popolo ed è dovuto alla sua rappresentatività ei cittadini hanno il diritto di scommettere sul proprio benessere”.
Contro il voto della Camera si è espresso anche l’esponente di Acionpopular (Ap), YonhyLescano, già candidato alla presidenza, anche perché il suo partito si propone da anni di cambiare la Costituzione.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia
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