(ASI) Si è tenuta qualche giorno fa a Manchester la Conferenza annuale del Partito Conservatore Inglese. È attraverso il suo discorso che Boris Johnson, ha cercato di esprimere il suo rammarico per il difficile momento che sta pesando sul Regno Unito.
Johnson ha affermato che: “gli scaffali vuoti, la crisi del carburante e quella alimentare sono solamente il momentaneo prezzo da pagare per un nuovo futuro, prospero e ricco, che vedrà il popolo, capace di ricostruire pienamente l’economia Britannica”.
Enfaticamenteil leader dei Toriessi Le sue parolecercano di infondere coraggio,e guardano nel tempo alla crescita del Paese. Ne riportiamo un piccolo estratto: “Stiamo affrontando uno dei momenti più complessi della nostra economia e della nostra società, problemi che nessun altro Governo prima di noi ha mai avuto il fegato di risolvere”. “Non torneremo allo stesso modello, vecchio e sbagliato, fatto di salari bassi, scarsa crescita, poche competenze e bassa produttività”.
Il Regno Unito è pronto a prendere un’altra direzione, fatta di alti stipendi, alte competenze, alta produttività ed un economia con bassa tassazione.
Il Premier ha inoltre dichiarato fiducioso che : “L’uscita dall’Unione Europea, ci darà la possibilità di soddisfare la nostra ambizione di diventare una superpotenza in campo scientifico”, “L’accordo Aukus” – il patto dei sottomarini tra Washington, Londra e Canberra - “è un esempio di ciò che il Regno Unito può ottenere al di fuori dell’Ue”, ha rimarcato: “un accordo audace e brillante, esempio eccellente di una Gran Bretagna globale in azione”, e “semplicemente il riconoscimento del fatto che il mondo sta ruotando il suo asse economico”. Si parla quindi di quarta rivoluzione industriale come affermano i più. Sul fronte internazionale Brexit per Johnson andrebbe a rappresentare la “libertà di stringere accordi commerciali con altri Paesi”,dunque seguire l'esortazione di Winston Churchill ovvero “non separarsi mai dagli americani”.
Sul fronte interno l’uscita dall’ Europa starebbe a significare il poter controllare l'immigrazione, mettendo fine ai “privilegi” dei cittadini Ue ma aprendo la porta ai rifugiati afgani e decine di migliaia di cittadini di Hong Kong che potranno prendere la residenza in Gran Bretagna.
Questo in vista di una promozione per le opportunità“con ogni mezzo a nostra disposizione”, utilizzando il grande motore che è il nazionalismo per ridurre le ineguaglianze tra regioni e migliorare le condizioni di vita di tutti. “Levelling up” è lo slogan del partito, assieme a “build back better”, ricostruire in meglio l'economia dopo la grande crisi economica e finanziaria scaturita dal Covid-19.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia