(ASI) La diplomazia è al lavoro, seppure con fatica. Tentativi al momento vani di distensione, tra Parigi e Camberra, dopo la frattura derivante dall’ istituzione dell’ alleanza anti cinese Aukus, costituita dagli Stati Uniti, dalla Gran Bretagna e dall’ Australia.
Il premier di quest’ ultima, Scott Morrison, ha detto di aver provato a parlare con il presidente francese, Emmanuel Macron, alla luce della cancellazione della commessa riguardante i sottomarini nucleari. Ha posto in risalto però che la telefonata "non e' ancora" avvenuta e ha promesso di essere “paziente”. Ha evidenziato che comprende la forte delusione del leader della nazione d’ Oltralpe per l’ annullamento del contratto, stipulato in un primo momento con l’ Eliseo, ma sostituito da un altro siglato con Washington.
Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken e il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, avranno nelle prossime ore un faccia a faccia a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni unite a New York. Lo ha dichiarato un funzionario statunitense, citato dalla tv britannica ‘Bbc’.
L’ incontro farà il punto sulla situazione creato in seguito alla nuova intesa, annunciata la settimana scorsa, che potrebbe mutare gli assetti geopolitici in Asia e in Europa. L’ Eliseo ha protestato duramente per aver 'perso' un contratto per la costruzione di sottomarini per Canberra. I presidenti Emmanuel Macron e Joe Biden hanno avuto ieri una conversazione telefonica, in merito a questo argomento, promettendo di riavviare il dialogo interrotto a causa di tali tensioni e di incontrarsi a ottobre in Europa. L’ ambasciatore della nazione d’ Oltralpe, rientrato in patria nei giorni scorsi per consultazioni, ritornerà a Washington la prossima settimana. E’ il segno di un primo passo verso la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia