(ASI) Il presidente della Banca Centrale di Cuba, Marta Sabina Wilson González, in una conferenza stampa, ha annunciato che di fronte all’intensificarsi del blocco economico degli Stati Uniti, la Banca Centrale di Cuba sospenderà temporaneamente il deposito in contanti dei dollari americani.
Sabina ha evidenziato che l’inserimento del Banco FinancieroInternacional nell’elenco delle attività cubane sottoposte a limitazioni da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha ulteriormente aggravato i rapporti tra i due paesi spiegando: “La banca ha dollari che non può depositare all’estero. Quel denaro ha valore solo quando viene depositato su conti esteri”, ricordando che dal 2005 ad oggi 35 banche hanno chiuso i rapporti con Cuba, 12 delle quali sanzionate con multe, mentre 24 lo hanno fatto durante l'amministrazione Trump.
Da parte sua, la Banca Centrale di Cuba (BCC), attraverso un comunicato ufficiale, ha aggiunto che il provvedimento, che entrerà in vigore il 21, è stato varato per proteggere il sistema bancario e finanziario cubano, e si applica solo alla moneta contante. La Bcc ha anche evidenziato l’impossibilità di effettuare versamenti internazionali del contante incassato nel territorio nazionale, provocando nell’ultimo anno un notevole incremento dello stesso nelle casse.
In precedenza, nelle liste nere unilaterali dell’amministrazione statunitense erano incluse anche entità finanziarie cubane come Fincimex e American International Services (Ais), che hanno portato alla sospensione delle rimesse inviate da società statunitensi da e verso Cuba.
Il vicepresidente della Bcc, Yamilé Berra Cires ha aggiunto che l’attività commerciale è estremamente difficile in questa situazione sia per l’importazione e l’acquisto di merci a causa della chiusura di servizi, il rifiuto di rilasciare lettere di credito, e larichiesta di documenti aggiuntivi rispetto a quelli normalmente richiesti. A ciò inoltre si aggiunge l’aumento dei costi di transazione in quanto il paese non è in grado di effettuarli in dollari, e ciò comporta un ulteriore aumento poiché il paese è costretto a stabilire tassi di cambio con valute terze, e di conseguenza l’applicazione degli interessi per il cosiddetto “rischio paese”.
Da parte sua, il direttore generale del Minrex per gli Usa,
Carlos Fernández de Cossío, ha affermato che il blocco e le misure crescenti imposte da Washington contribuiscono a deprimere l’economia cubana, creando instabilità nelle condizioni di vita della popolazione e minando il settore finanziario aggiungendo: “inserirci nella lista dei paesi sponsor del terrorismo si traduce in un impatto pratico sul processo di pagamenti e incassi nella nostra attività commerciale e finanziaria internazionale. L’azione intrapresa oggi è legittima difesa”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia