(ASI) La situazione in loco è a dir poco esplosiva. Alcune persone sono rimaste ferite e portate in ospedale nella notte a Petah Tikva, a una decina di chilometri da Tel Aviv, per i continui lanci di razzi su Israele che sono proseguiti per tutta la notte dalla Striscia di Gaza e l’ intera giornata odierna.
Colpiti, alle prime ore dell’ alba, i campi agricoli della città di Sderot e nel proseguo numerosi altri centri urbani Lo ha comunicato stamattina la polizia israeliana. Un edificio e le aree circostanti sono rimaste gravemente danneggiate.
Le Forze di Difesa hanno riferito che i caccia dello Stato ebraico hanno colpito nella notte, sul territorio di Hamas, la principale banca di Hamas, alcuni mezzi navali e l'infrastruttura di controspionaggio, in risposta al lancio di oltre 1.500 razzi a partire da lunedì.
E’ tragico il bilancio delle vittime. Il ministero della Sanità, dell’ organizzazione palestinese, ha precisato che è salito a 69 il numero dei morti e a 388 quello dei feriti da lunedì.
Ha generato non poca preoccupazione inoltre la notizia di una possibile operazione di terra che i generali, del premier Benjamin Netanyahu, stanno preparando. Hanno mobilitato infatti almeno 9.000 riservisti, cifra che si aggiunge agli altri 5.000 allertati nei giorni scorsi. Se dovesse partire tale offensiva, potrebbe entrare in gioco Hamas
Non si fermano nel frattempo le gravi violenze, fra ebrei ed arabi, sul territorio dello Stato ebraico. Questi ultimi hanno appiccato il fuoco, ad Haifa, alle automobili parcheggiate sotto un edificio abitato da ebrei ortodossi. Sono state intossicate 60 persone, per lo più bambini. Non diminuisce il clima di odio anche a Lod (Tel Aviv) dove un ebreo è stato accoltellato da un arabo vicino a una sinagoga. Il sindaco Yair Revivo ha dichiarato che durante il coprifuoco notturno per nove volte gli arabi hanno aperto il fuoco contro gli ebrei. Appelli alla calma sono giunti dal Capo dello Stato Reuven Rivlin, dal rabbino capo Yitzhak Yosef, da Mansur Abbas (leader di un partito Raam a base islamica) e dal leader comunista arabo Ayman Odeh.
Il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, hanno chiesto a israeliani e palestinesi di porre fine alle ostilità in atto nell’ area compresa tra lo Stato ebraico e la Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il Cremlino al termine della telefonata tra il leader di Mosca e il numero uno delle Nazioni Unite.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia