(ASI) Gli uffici regionali dell'oppositore russo in carcere Alexiei Navalny sono stati inseriti nella lista delle organizzazioni estremiste su decisione dell' ente per il controllo finanziario Rosfinformonitoring.
Lo ha riferito, nelle ultime ore, la testata online Meduza.
La stessa fonte ha aggiunto che i servizi di sicurezza nazionale (Fsb) hanno fermato l'avvocato Ivan Pavlov, a capo dell'associazione di giuristi Komanda 29 che, tra l’ altro, difende il Fondo Anticorruzione di Navalny.
Il quotidiano Meduza ha evidenziato anche che questo esponente è accusato di "divulgazione di dati di un'indagine preliminare" e che è punibile quindi “con una multa fino a 80 mila rubli", circa 885 euro, "lavori socialmente utili o fino a 3 mesi di arresto".
Tali novità potrebbero intensificare le già elevate tensioni tra il Cremlino e l’ Occidente. Quest’ ultimo contesta, da sempre, il processo nei confronti dell’ antagonista di Vladimir Putin e dei suoi collaboratori. La condanna che l’ ex blogger ha ricevuto è infatti, soprattutto secondo Washington e Bruxelles, non oggettiva in quanto influenzata da scelte politiche antidemocratiche adottate dallo Zar. Il condannato ha bisogno di cure urgenti ma, secondo gli Usa e l’ Ue non vengono date. Washington ha minacciato di varare altre sanzioni nel caso in cui dovesse morire dietro le sbarre, in quanto ciò sarebbe considerata una voluta e inaccettabile violazione dei diritti umani. Le sanzioni che ne seguirebbero alimenterebbero il clima incandescente tra, volendo ancora usare le categorie tradizionali della Guerra Fredda, l’ Est e l’ Ovest. Tutti auspicano l’ avvio di una rapida distensione, ma l’ escalation prosegue senza sosta. Il divieto di viaggiare nel territorio russo, indirizzato al presidente dell’ Assemblea di Strasburgo David Sassoli e ad altri 7 funzionari europei, non aiuta a gettare acqua sul fuoco.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia