(ASI) Sale la tensione, nel Golfo Persico, tra i due nemici di sempre: Gerusalemme e Teheran. Altre preoccupazioni sorgono, come nubi grigie all’ orizzonte, nell’ intera regione mediorientale e nella comunità internazionale.
Una nave portacontainer, salpata dalla Tanzania e diretta in India, è stata colpita la scorsa notte, mentre era in viaggio nel Mar Arabico, da un missile sparato dall' Iran. La notizia è stata riferita dall' emettente televisiva, dello Stato ebraico, Canale 12 senza citare la fonte. Il mezzo, di proprietà di una compagnia di navigazione con sede ad Haifa, sta continuando il suo tragitto e valuterà i danni una volta giunto a destinazione. Appartiene alla società Management di Haifa, è stato soprannominato Lori, era partito da da Dar es-Salam (Tanzania) il 20 marzo ed è diretta al porto di Mundra, in India. Il quotidiano Israel ha-Yom ha specificato che il personale di bordo è scandinavo e che non ci sono state vittime nella deflagrazione.
"Come prevedibile, i media sionisti hanno affermato, senza fornire alcuna prova, che la nave, diretta in India dalla Tanzania, è stata colpita dall'Iran", ha scritto l’ agenzia Tasnim, vicina ai Pasdaran, nel pomeriggio.
''Dobbiamo indagare, ma sappiamo per certo che l'Iran cerca di colpire le infrastrutture e i cittadini israeliani", ha commentato brevemente Il ministro della Difesa di Gerusalemme. Benny Gantz ha posto in risalto però che l’ incidente è accaduto in un’ area vicina alla Repubblica Islamica e ciò getta sospetti sulla responsabilità di Teheran.
Il dicastero dei trasporti di Gerusalemme e l'Ente nazionale per la navigazione avevano consigliato, alcuni giorni fa, a tutti i mezzi in procinto di attraversare il Mar Arabico, il Golfo di Oman e quello Persico di elevare le misure di sicurezza e di cambiare, per quanto possibile, la routine delle rotte.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia