https://agenziastampaitalia.it/images/immagini_utenti/Foto_articoli_Alexandru_Cenusa/maduro25.jpg" width="120" height="112" style="float: left;" />(ASI) A quasi un anno dall’Operazione Gideon, tentativo di invasione del Venezuela, Caracas continua a cercare i mandanti della vicenda e non smette di guardare a Bogotà.
Attualmente l’ufficio del procuratore colombiano ha stabilito che i cervelli dell’operazione Gideon sono stati l’ex ufficiale militare venezuelano CliverAlcalá e l’ex vice HernánAlemán. Partendo da questo assunto il ministro degli Esteri del Venezuela, Jorge Arreaza, ha chiesto questo martedì alle autorità colombiane di svolgere indagini per determinare le responsabilità del governo nella vicenda.
Attraverso il popolare social network Twitter il capo della diplomazia venezuelana ha fatto riferimento alle informazioni pubblicate sul portale news.canal1.com, sul processo promosso dalla Procura colombiana nei confronti di quattro implicati nel complotto.
Secondo Caracas le autorità colombiane fino ad oggi non avrebbero fatto quanto dovuto ed anzi nel corso delle indagini i golpisti avrebbero goduto della protezione delle autorità di Bogotà anche in considerazione del fatto che la Procura colombiana ha confermato che l’operazione militare, sventata dalle autorità venezuelane nel maggio 2020, era stata pianificata a Bogotá.
Secondo le informazioni pubblicate da vari media colombiani, la Procura del Paese sudamericano ha riferito dell'accusa di tre cittadini venezuelani, legati all’operazione Gideon, che hanno firmato un accordo preliminare per patteggiare sei anni di carcere per aver ammesso la propria responsabilità nell'addestramento dei mercenari per scopi criminali.
La giustizia colombiana ha stabilito che le menti del piano erano l’ex ufficiale militare CliverAlcalá e l’ex deputato venezuelano HernánAlemán e ha aggiunto che durante la pianificazione delle operazioni nella capitale colombiana si sono formati gruppi di 20 uomini, guidati da disertori dell’esercito e fuggitivi dalla giustizia venezuelana.
Secondo le autorità colombiane Jordan Goudreau, Airan Berry e Luke Alexander Denmam erano incaricati di addestrare circa 200 uomini in tattiche di combattimento, con lo scopo di entrare in territorio venezuelano e deporre il governo di Maduro.
Il piano, eseguito il 3 maggio 2020, è fallito dopo che le autorità venezuelane hanno rilevato l'incursione marittima dei mercenari al largo delle coste degli stati di La Guaira e Aragua.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia