(ASI) Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Usa, Robert O ‘ Brien, ha cancellato le tappe previste in Medioriente, in Italia, in Germania, in Svizzera e in Gran Bretagna, annullando così una parte del viaggio programmato pure in Europa.
Lo ha riferito il suo portavoce, specificando che l’ambasciatore sta rientrando immediatamente a Washington dove riunirà, nelle prossime ore, la National Security Agency da lui guidata. Il parlamentare del Congresso, Rchard Blumentahal, ha domandato la declassificazione alla Casa Bianca di tutte le informazioni in possesso per fare piena luce sull’attacco, via internet, particolarmente intenso, sofisticato e mai avvenuto prima d’ora. Il segretario di Stato prova a gettare acqua sul fuoco, usando la propria diplomazia. Mike Pompeo sta cercando di evitare di esprimere opinioni, davanti ai microfoni e alle telecamere, in merito agli ultimi eventi. L’amministrazione di Donald Trump pare dunque minimizzare pubblicamente, almeno per il momento, l’ accaduto per non alimentare, molto probabilmente, tensioni eccessive con la controparte. Gli attacchi informatici, attribuiti dal governo americano a quello russo, hanno creato tuttavia numerose problematiche nella nazione di Donald Trump. Molti dicasteri e reparti dei servizi segreti sono stati infatti violati. Gli hacker hanno potuto accedere così alle mail del personale e ad altre informazioni non pubbliche. Il pentagono ha dovuto persino attivare, nelle ultime ore, l’arresto di emergenza dei computer che gestiscono il materiale classificato, cioè altamente riservato in quanto contenente notizie anche strategiche, per evitare che fosse rubato dai pirati informatici. Le azioni sarebbero partite, secondo i primi esiti delle indagini avviate dalle autorità competenti, da gruppi legati agli 007 del Cremlino. Il portavoce di quest’ultimo, Dmitri Peskov, ha preso le distanze dall’accaduto divulgato per primo dal New York Times. Ha sottolineando che, l’intelligence di Vladimir Putin, non ha realizzato l’offensiva cyber denunciata Oltreoceano dal giornale della Grande Mela.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia