(ASI) Nuova e dura presa di posizione della Russia nei confronti dell’Occidente. Quest’ultimo è stato accusato, dal ministro degli Esteri di Mosca, di avere attuato "grossolane interferenze" negli affari interni della Bielorussia.
Tutto ciò è avvenuto, a suo avviso, mediante “ gli sporchi metodi delle cosiddette rivoluzioni colorate, inclusi la manipolazione della pubblica opinione, il sostegno alle forze che sono apertamente antigovernative e la promozione della loro radicalizzazione”. Serghiei Lavrov è oggi a Minsk, dove ha incontrato il contestato presidente Aleksander Lukashenko, appoggiato dal Cremlino, ma criticato dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Gli Usa e il vecchio continente hanno mostrato, più volte, la propria vicinanza ai partecipanti alle manifestazioni volte a contestare le elezioni nazionali dello scorso 9 agosto. I dimostranti continuano a esprimere la propria rabbia per i presunti brogli elettorali. Il capo, della diplomazia dello Zar, ha avuto anche un faccia a faccia con l’omologo Vladimir Makei. Le due nazioni hanno sottolineato l’intento di rafforzare le loro già più che solide relazioni.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia