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(ASI) Monsignor William Shomali, dal 2010 vescovo ausiliare del Patriarca Latino di Gerusalemme, auspica che il voto alle Nazioni unite possa sancire la nascita di uno stato palestinese, così da effettuare un gesto di portata storica e dall'alto valore simbolico.
Dunque, Monsignor Shomali ribadisce quella che è una linea già intrapresa ufficialmente dal Patriarcato di Gerusalemme alla vigilia dell'Assemblea dell'Onu dello scorso 23 settembre, quella chiamata a discutere sulla possibile nascita di uno stato palestinese. Monsignor Sholami ha inoltre inviato, al fine di servire la causa in questione, un messaggio di preghiera da recapitare ai cristiani di tutto il mondo. "
Il Signore ci ha detto di pregare per la pace - ha affermato il prelato -. Gerusalemme potrà raggiungere la pace attraverso il potere di Dio, e non solo attraverso gli atti dei politici".
La pace in Terra Santa rappresenterebbe per i cristiani una condizione di immenso valore positivo: "La missione e la vocazione dei cristiani è quello di rimanere in Terra Santa e lavorare verso il cambiamento. Noi vogliamo il cambiamento, ma vogliamo un cambiamento pacifico", sono state le parole di Monsignor Shomali, che ha inoltre sostenuto che una stabilità nella regione convincerebbe "molti cristiani a far ritorno nella terra dove il cristianesimo è nato". Inoltre, il vescovo ha chiesto il blocco di Gaza da parte di Israele. Sia a Gaza che negli altri territori palestinesi il Patriarcato di Gerusalemme sostiene numerosi progetti pastorali.
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