(ASI) Si è svolto oggi nella capitale siriana Damasco un incontro tra il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ed il presidente siriano Bashar al-Assad; nell’occasione i due hanno discusso gli sviluppi regionali alla luce del nuovo coronavirus, anche in considerazione che proprio l’Iran è il paese della regione che ha pagato il prezzo più alto a questa pandemia con oltre 83mila contagi e più di 5mila morti.
Nel vertice il presidente Assad ha pesantemente criticato gli Usa per aver mantenuto in vigore le sanzioni imposte unilateralmente “nonostante queste eccezionali condizioni umanitarie”.
L’uomo forte di Damasco ha poi condannato “le continue invasioni della Turchia sulla sovranità e sul territorio della Siria”, nel nord del paese, dove Ankara ha schierato truppe, ha istituito postazioni militari e appoggiato i ribelli in lotta contro il governo.d
Da parte sua Zarif ha sottolineato come “la vera agenda degli Stati Uniti nel non revocare le sue sanzioni crudeli ai paesi che combattono questa malattia sia ora diventata chiara”.
Sempre a Damasco il rappresentante di Teheran ha incontrato anche il suo omologo siriano Walid Muallem; i due hanno sottolineato “l'importanza di un costante coordinamento e lo scambio di informazioni e competenze tra i due paesi per migliorare la loro capacità di affrontare la pandemia e assicurare i bisogni e i requisiti necessari per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento”.
L'Iran, insieme alla Russia, è uno dei principali alleati del governo siriano da nove anni chiamata a combattere una guerra scatenata da altri che è costata la vita ad oltre 380mila persone.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia