(ASI) Nel pieno dell’emergenza Covid-19 gli Usa e la Nato stanno svolgendo in Europa, anche se in tono ridotto rispetto ai preparativi, l’esercitazione militare Us Defender-20, una scelta che ha ovviamente provocato la reazione dei paesi che non fanno parte dell’Alleanza atlantica e che anzi da questa si sentono minacciati.
La Bielorussia, paese storicamente legato a doppio filo a Mosca, ha infatti annunciato l’intenzione di lanciare una serie di esercitazioni militari in risposta a Defender-Europe 20. La notizia è stata data dal ministro delle Difesa di Minsk Viktor Khrenin che ha riferito che un esercito di 6mila persone effettuare delle esercitazioni “non solo per valutare il livello di prontezza al combattimento, ma anche provare delle misure in risposta alle manovre multinazionali della Nato vicino ai nostri confini”.
Il programma iniziale del Defender-20, la più grande esercitazione Nato in Europa degli ultimi 25 anni, prevedeva anche attività di paracadutismo nella Repubblica di Georgia e varie manovre di difesa negli Stati baltici.
L’annuncio della Bielorussia è giunto a sorpresa, anche in considerazione del fatto che lunedì scorso anche la Russia aveva annunciato di aver annullato le manovre militari previste in primavera; tra i motivi che hanno spinto Minsk a tenere le proprie esercitazioni la decisione dell’Alleanza atlantica di ridurre ma non annullare del tutto le proprie esercitazioni.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia