(ASI) Nuovo scontro politico tra Usa e Russia. Questa volta Washington accusa la compagnia petrolifera russa Rosneft di aver aiutato la compagnia di stato venezuelana Pdvsa ad esportare petrolio aggirando così le sanzioni unilaterali colpendo con la medesima misura la compagnia russa.
Il Venezuela ha ovviamente criticato la decisione e con Jorge Arreaza, ministro degli Esteri di Caracas, ha affermato che “queste misure sono contro il popolo venezuelano, contro i lavoratori della Pdvsa, contro la possibilità che possiamo vendere più petrolio per lo sviluppo del paese. Queste misure arbitrarie contro la società russa Rosneft, violano il diritto al libero scambio e alla libera impresa. Aggiungeremo queste azioni unilaterali alla denuncia penale che abbiamo presentato contro i funzionari degli Stati Uniti dinanzi al Tribunale penale internazionale”.
Come anticipato sopra, a gennaio scorso gli Usa hanno varato nuove sanzioni contro la compagnia venezuelana per impedire che altri paesi acquistino e rivendano il petrolio del paese indiolatino; inoltre il Dipartimento del Tesoro statunitense ha imposto sanzioni contro una filiale svizzera della compagnia petrolifera russa Rosneft per i suoi legami con il governo di Nicolás Maduro. Steven Mnuchin, segretario al Tesoro degli Usa ha dichiarato che la decisione è stata presa perché la Rosneft ha negoziato la vendita e il trasporto di petrolio greggio venezuelano. Gli Stati Uniti sono determinati a impedire il saccheggio della ricchezza petrolifera venezuelana da parte del corrotto regime di Maduro”.
Nel documento con cui annunciava le sanzioni il Dipartimento del Tesoro ha denunciato diverse operazioni in cui Rosneft avrebbe aiutato la compagnia petrolifera statale venezuelana ad esportare la sua produzione. In particolare, lo scorso gennaio la compagnia petrolifera russa avrebbe facilitato la spedizione di una spedizione di due milioni di barili di greggio venezuelano verso l'Africa occidentale. Nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno le due società avrebbero inoltre distribuito 55 milioni di barili di petrolio.
La Rosneft è presente in Venezuela dal governo dai tempi della presidenza di Hugo Chávez; a differenza di altre compagnie petrolifere, che sono state espropriate o hanno lasciato il paese a loro discrezione, i russi hanno mantenuto la loro attività e investimenti.
Nell’ambito degli accordi raggiunti tra Rosneft e il governo venezuelano, la compagnia petrolifera ha acquisito parte della proprietà di numerosi giacimenti petroliferi; inoltre nell’ultimo trimestre del 2018, il Venezuela gli ha concesso una licenza per gestire il 100% di due giacimenti di gas, a Mejillones e Patao.
Pdvsa ha anche concesso a Rosneft una garanzia del 49,9% di Citgo Petroleum in cambio di un prestito di1,5 miliardi di dollari.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia