(ASI) La Corte elettorale suprema della Bolivia (Tse) ha respinto oltre 300 candidature in vista delle elezioni del prossimo 3 maggio ed ancora non ha sciolto le riserve in merito alla candidatura dell’ex presidente Evo Morales per il Senato, di Luiz Arce alla presidenza e di Diego Pary, anche lui per la Camera Alta; tutti e tre candidati del Mas, l’Alternativa per il socialismo.
Salvador Romero, presidente del Tse, ha spiegato che le 365 candidature non validate presentavano tutte delle violazioni dei requisiti legali necessari.
Secondo i dati forniti dallo stesso Tse, l’Fpv, il Frente para la victoria, si è visto invalidare ben 205 candidature, il Mas 57, l’Adn, l’Azione nazionalista democratica, 44 mentre il Pan-Bol, il Partito d’azione nazionale boliviana 36.
“I candidati esclusi - ha spiegato Romero - non hanno presentato alcun tipo di documentazione, e ciò implica la loro esclusione anche perché non è più possibile presentare documenti complementari. I candidati che sono stati esclusi possono comunque essere sostituiti dai loro partiti, così come si fa con quelli che si dimettono”.
Lunedì prossimo, il 17 febbraio, diffonderà un’analisi della documentazione presentata dai candidati, mentre il 21 presenterà le liste definitive dei candidati alla presidenza, al Senato ed alla Camera; eventuali nuovi candidati, in sostituzione di quelli esclusi possono essere presentati dai singoli partiti entro il 20 marzo.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia