(ASI) - Il G7 di Biarritz si chiude con un'inedita conferenza stampa a due del padrone di casa Emmanuel Macron insieme al presidente Usa Donald Trump. C'è da rilevare un'apertura americana sul negoziato con la Cina per quanto riguarda la guerra dei dazi e anche un ammorbidimento dei toni sulla crisi con l'Iran. Trump comunica al mondo che "la Cina vuole un accordo a tutti i costi perché è stata pesantemente colpita dai dazi e ha perso tre milioni di posti di lavoro in poco tempo".
Tra grandi elogi del presidente cinese Xi Jinping, definito "un grande leader", il capo della Casa Bianca riferisce di due telefonate fatte da Pechino ai negoziatori americani, chiamate "molto, molto buone, molto produttive". "Ho grande rispetto per il fatto che la Cina abbia chiamato e voglia fare un accordo", prosegue Trump, specificando che i colloqui riguarderanno i dazi "più significativi".
Per quanto riguarda la questione dell'Iran, Macron annuncia un possibile incontro fra Trump e il presidente iraniano Hassan Rohani, aprendo alla possibilità, con le circostanze giuste, di un incontro con il leader di Teheran, considerato realistico in un futuro a breve. I leader del G7 hanno concordato che "l'Iran deve rispettare i propri obblighi: mai e poi mai dovrà avere l'arma nucleare e non deve minacciare la stabilità della regione", sottolinea Macron rimarcando che "nulla è ancora concluso, tutto è molto fragile ma si è avviato un cammino".
Il punto di svolta è stato l'arrivo a sorpresa a Biarritz del ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif. Cui in prima battuta Trump reagisce con grande cautela: "troppo presto" per incontrarlo, "non voglio incontrarlo ora", dice il presidente Usa difendendo Macron: "Sapevo che sarebbe venuto e rispetto il fatto che sia venuto. Ho una relazione molto buona con Macron, che me lo ha chiesto. Io non lo considero per nulla irrispettoso".
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia