(ASI) Rimane alta la tensione a Bogotà; Ruben Zamora, al secolo Emiro del Carmen Ropero, leader delle Farc, le Forze armate rivoluzionare della Colombia, e candidato all'Assemblea dipartimentale per la Forza alternativa rivoluzionaria del Partito comune (Farc), il movimento politico nato dopo l’accordo di pace del 2016 che ha inglobato i guerriglieri.
L’episodio è stato denunciato dal partito stesso riferendo che Zamora è stato fermato nel comune di Convencion, nella parte nordorientale del paese, da alcuni uomini armati che lo avrebbero trattenuto per circa un’ora dopo aver tolto tutte le armi alle sue guardie del corpo; inoltre il veicolo su cui viaggiava il gruppo sarebbe stato dato alle fiamme.
Zamora, già comandante delle Farc è stato più volte minacciato dopo aver annunciato la sua candidatura alle elezioni del prossimo 27 ottobre.
Lo scorso luglio il gruppo aveva dichiarato che nonostante l’accordo di pace faticosamente raggiunto nel 2016, che ora il presidente Duque vorrebbe anche rivedere, negli ultimi 3 anni sono stati uccisi 135 loro esponenti nonostante questi abbiano deposto le armi; denunciando “un piano per uccidere i leader del gruppo”.
Nonostante le cifre ufficiali parlino di 135 ex esponenti delle Farc uccisi negli ultimi 3 anni, secondo Gallo il numero sarebbe leggermente più alto, oltre 140.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia