Crisi umanitaria della Somalia. L'Ayatollah iraniano Safi-Golpaygani invita i mussulmani ad essere solidali con il popolo somalo
(ASI) Il religioso iraniano, Ayatollah Lotfollah Safi-Golpaygani ha, nel mese sacro del Ramadan, invitato tutti i musulmani del mondo ad essere concretamente solidali con le persone colpite dalla carestia in Somalia.
L'ayatollah iraniano Safi-Golpaygani ha sottolineato che è dovere di ogni bravo musulmano aiutare i fratelli e sorelle musulmani della Somalia e con il loro concreto sostegno salvarli dalla morte.
Infatti la siccità e la carestia stanno inesorabilmente colpendo soprattutto le nazioni del Corno d'Africa: Somalia, Kenya ed Etiopia ed interessano più di 11,8 milioni di persone.
Però, la popolazione della Somalia è la più colpita da quella che è considerata come la peggiore siccità avvenuta nel Corno d'Africa da 60 anni a questa parte.
Infatti, il responsabile d'affari della Somalia a Teheran, Khalif Kadieh ha riferito che più di 5.000.000 di somali, ogni giorno, sono a rischio, minacciati dalla fame, dalla carenza di cibo, medicine ed acqua. Per cui diventano prioritari ed urgenti gli aiuti. Servno il cibo, maggiormente quello per i bambini, e le tende.
Secondo le Nazioni Unite, si stima che per colpa della guerra, della siccità, della fame, un quarto del popolo somalo, stimato indicativamente ad oggi a 7.500.000, è sfollato o vive
al di fuori del paese come rifugiato.
L'ONU, di fronte a questo dramma umanitario senza precedenti della Somalia, che ha lasciato indifferenti le nazioni più ricche del mondo, l'organizzazione internazionale per sensibilizzare il mondo su questa emergenza, ha dichiarato lo stato di carestia nelle cinque regioni della Somalia più devastate dalla siccità, ricordando ai paesi membri che, fino ad ora, la risposta umanitaria internazionale a questa crisi è stata insufficiente.
In considerazione di ciò, il messaggio dell' Ayatollah iraniano Lotfollah Safi-Golpaygani, vuole richiamare, proprio nel mese sacro del Ramadan, tutti i mussulmani ad essere maggiormente solidali verso i fratelli e sorelle della Somalia.