(ASI) I governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti sono profondamente preoccupati per i combattimenti nei pressi di Gharyan, in Libia, e sollecitano tutte le parti a ridurre immediatamente le tensioni, che stanno ostacolando le prospettive di mediazione politica delle Nazioni Unite.
In questo momento delicato della transizione libica, la postura militare e le minacce di azioni unilaterali rischiano solo di spingere la Libia verso il caos. Crediamo fermamente che non esista una soluzione militare al conflitto libico. I nostri governi si oppongono a qualsiasi azione militare in Libia e ogni fazione libica che spinga ulteriormente verso il conflitto civile verrà ritenuta responsabile.
Restiamo uniti nel sostegno al Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite (SRSG) Ghassan Salamé, mentre le Nazioni Unite sono impegnate a superare lo stallo politico in Libia, di migliorare la gestione della transizione e di tracciare un percorso verso elezioni credibili e pacifiche. Tutti gli attori libici dovrebbero lavorare in modo costruttivo con lo SRSG Salamé, mentre le Nazioni Unite finalizzano i preparativi per la conferenza nazionale prevista per il 14-16 aprile.