(ASI) Il Consiglio permanente dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) si riunirà oggi in sessione straordinaria per discutere della situazione in Nicaragua dove la crisi politica continua a non offrire sbocchi di sorta.
A Managua infatti la prima fase del dialogo nazionale si è chiusa senza un accordo sui temi della giustizia e del risarcimento delle vittime delle proteste antigovernative dello scorso anno, anche se l’Alleanza civica, l’opposizione, ha annunciato che continuerà a lavorare sui punti di accordo raggiunti con il governo di Daniel Ortega, ovvero la liberazione dei prigionieri politici e il ristabilimento dei diritti civili e delle garanzie dei cittadini. Se il governo terrà fede agli impegni presi l’opposizione darà vita alla seconda fase del dialogo.
Uno dei nodi principali rimane la non disponibilità del governo ad accettare la Commissione interamericana dei diritti umani (Cidh) e l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani come garanti internazionali nel quadro dei negoziati, e di anticipare le elezioni, in programma nel 2021.
Per domani intanto il gruppo nicaraguense Unità nazionale azzurro e bianco (Unab), che riunisce 43 organizzazioni e partiti politici che si oppongono al governo di Daniel Ortega, ha annunciato una nuova manifestazione di protesta, dopo che sabato scorso la polizia e gruppi paramilitari hanno represso con la forza una manifestazione dell’opposizione. Tre persone sono state ferite e altre 11 arrestate.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia