(ASI) Mosca ha dislocato due bombardieri strategici, Tupolev Tu – 22 M3 e vettori Iskander in Crimea, area che fino a 5 anni fa era sotto il controllo dell’Ucraina.
Lo ha dichiarato, nelle ultime ore, il presidente della Commissione Sicurezza e Difesa del senato. Viktor Bondarev ha specificato così che la mossa rappresenta la risposta del governo al sistema antimissile americano, stanziato in Romania, poiché viene percepito come una grave minaccia alla sicurezza nazionale. Il segretario generale della Nato ha risposto, a stretto giro, ricordando che l’operazione compiuta dal Cremlino, nel 2014, rappresenta la violazione dell’integrità del territorio gestito da Kiev e una grande sfida alla sicurezza euro – atlantica. “La Crimea – ha ricordato – è il territorio dell’Ucraina”, condannando le violenze perpetrate contro i civili dalle autorità russe, ancora oggi, sul posto. Il clima da nuova Guerra Fredda emerge anche dalle continue schermaglie tra le superpotenze. L’ultima, di una lunga serie, sarebbe avvenuta lo scorso 15 marzo nella regione di San Pietroburgo, vicino allo spazio aereo russo. Un bombardiere B52 del pentagono sarebbe stato intercettato infatti dai jet di Vladimir Putin. La notizia sottolinea quanto sia difficoltosa, almeno apparentemente, la relazione tra lo zar e il tycoon.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia