(ASI) Il presidente siriano Bashar al Assad ha incontrato a Damaso i capi di Stato maggiore di Iran, Mohammad Hossein Bagheri, e Iraq, Othman al Ghanimi, per fare il punto sulla lotta al terrorismo. Tra i presenti anche il ministro della Difesa siriano Ali Abdullah Ayyoub.
Oltre a fare il punto sulla situazione in cui versa il paese, finalmente non più oppresso dalla guerra provocata dai terroristi islamici e parte dell’Occidente, le parti hanno anche gettato le basi per rafforzare il coordinamento tra i tre paesi in materia di lotta al terrorismo. “Le relazioni tra Siria, Iran e Iraq sono forti e sono state consolidate durante la guerra”, ha osservato nell’occasione Assad e questo incontro ha permesso la condivisione di “principi di cui i nostri paesi sono orgogliosi”. Il generale iraniano Bagheri, da parte sua, ha affermato che “difendere la Siria vuol dire anche difendere Iraq e Iran”, poiché “il terrorismo pone una minaccia per tutti e tre gli Stati” e per contrastarlo occorre un maggiore coordinamento. L’iracheno Ghanimi ha invece evidenziato come “la frontiera tra Iraq e Siria non costituisce e non costituirà un ostacolo per l’unità di due paesi che condividono storia, geografia, tradizione e destino”.
L’incontro sancisce il nuovo ruolo assunto da Teheran nella regione che dopo aver contribuito alla vittoria delle forze lealiste in Siria e riallacciato rapporti economici e politici con Baghdad appare sempre più come l’unico paese nella regione in grado di contenere l’espansionismo israeliano e quello saudita.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia