(ASI) “Vaste proteste contro Nicolas Maduro. La lotta per la libertà e per riconquistare la democrazia è appena cominciata”. Lo ha scritto, nelle ultime ore, Donald Trump su Twitter.
Il tycoon ha confermato inoltre di aver telefonato al leader dell’opposizione venezuelana, autoproclamato capo di stato del paese sudamericano grazie all’appoggio della Casa Bianca, Juan Guaidò. La mossa del numero uno dello Studio Ovale rischia di rendere la situazione, nell’area, esplosiva e di aumentare le divergenze tra Washington e Mosca. Vladimir Putin ha affermato infatti, negli ultimi giorni, di essere pronto a sostenere “con ogni mezzo” l’attuale leader di Caracas eletto in occasione dell’ultimo appuntamento alle urne. Tale posizione viene condivisa anche da Pechino. Lo zar e il suo alleato cinese accusano infatti l’amministrazione Usa di aver attuato un colpo di stato e approvato sanzioni illegali. Tali azioni vengono viste come una gravissima violazione delle norme della comunità internazionale. Il ministro degli Esteri italiano, Enzo Moavero Milanesi, ha chiesto intanto la realizzazione di libere elezioni presidenziali in Venezuela (Maduro si è detto disponibile a organizzare solo quelle legislative, in quanto le altre sono avvenute da poco tempo). Il capo della Farnesina ha confermato, inoltre, che il suo dicastero sta seguendo la notizia del fermo di Laura Beatriz Gallo, l’attivista italiana arrestata a Caracas per aver partecipato, lo scorso 23 gennaio, alle manifestazioni contro il governo.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia