(ASI) Sia un portavoce del rais che l'amministrazione di Washington confermano: sono iniziati dei negoziati tra i rappresentanti di Tripoli e quelli statunitensi. Tuttavia gli Usa ci tengono a precisare che pongono come condizione la necessità che Gheddafi lasci il potere.
Ad annunciare la notizia da parte libica è stato il portavoce Mussa Ibrahim davanti ai microfoni della Cnn: "E' stato fatto un primo passo e ulteriori azioni sono benvenute", perché il regime, ha proseguito l'esponente libico, "non vuole rimanere fermo nel passato". "Siamo pronti - ha dichiarato ancora Ibrahim - a discutere proposte per fare passi avanti, per fare in modo che altre persone non siano più ferite e che sia messa fine a questo conflitto in modo che le guastate relazioni tra la Libia, gli Stati Uniti e gli altri Paesi della Nato possano essere ripristinate".
Intanto proseguono le battaglie tra le truppe lealiste e gli insorti. In serata, il regime ha smentito di aver perso Brega: "Brega è completamente sotto il controllo delle nostre forze, aiutate dalle tribù e dai volontari - ha annunciato alla stampa Mussa Ibrahim -, e tutto quello che è stato annunciato dal cosiddetto consiglio nazionale di transizione non è altro che menzogne e disinformazione".
A proposito del Consiglio Nazionale di Transizione, giovedì scorso, durante la riunione del gruppo di contatto sulla Libia, il ministro russo degli esteri, Sergey Lavrov, ha chiarito che il suo Paese non intende riconoscere il CNT; riconoscimento che è invece avvenuto ufficialmente giovedì da parte degli Usa.
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