×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) Predicare pace seminando guerra. La messa in pratica di questo adagio è purtroppo un’abitudine cui la storia recente ci ha abituati a tal punto che ormai non ci desta alcuno stupore.

Di più, attraverso il fine eloquio persuasivo di capi di Stato e media, ci siamo anche convinti della legittimità di un paradosso, ovvero che sia propedeutico esportare la guerra affinché la pace entro i nostri confini non venga minacciata.

E’ secondo questo schema mentale - che si è definitivamente consolidato nell’immaginario dell’opinione pubblica dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 - che le varie missioni Nato hanno potuto godere di ampio e trasversalmente diffuso consenso. Malgrado il sacrificio di vite umane (civili e militari), malgrado i costi delle missioni militari per le casse pubbliche, malgrado la loro evidente inefficacia, malgrado l’inconsistenza dei motivi ufficiali per cui vengono iniziate. Malgrado questi motivi concreti, nell’opinione pubblica occidentale la frenesia bellica ha sempre prevalso sul buon senso, dando l’impressione che il sensazionalismo mediatico intorno al tema del terrorismo abbia influito creando una compulsiva suggestione di massa.

Tuttavia oggi - a quasi dieci anni da quello spartiacque geopolitico che si consumò a Manhattan e nel bel mezzo di una crisi finanziaria globale che induce i cittadini a interrogarsi seriamente circa l’adeguatezza politica e l’attendibilità dei propri amministratori - qualche neanche troppo timido segnale d’insofferenza verso questo cruento e dispendioso modo di gestire le questioni internazionali inizia a emergere un po’ ovunque in Occidente. Oltreoceano l’amministrazione Obama ha dovuto fare i conti con un crescente dissenso nei riguardi di un politica estera guerrafondaia ritenuta deleteria per il paese; dissenso che ha trovato eco in molti esponenti politici (sia democratici che repubblicani) e che ha indotto il presidente Obama ad anticipare il ritiro delle truppe americane dal suolo afghano, annunciando nel contempo che ora “è tempo di concentrarsi su di una politica domestica”.

Gesto e parole rassicuranti che testimonierebbero intenzioni di politica estera finalmente pacifiche, se non fosse che in tanti altri territori dello scacchiere internazionale la politica statunitense non sembra affatto dotarsi degli stessi propositi. E’ recente, infatti, la notizia apparsa sulle pagine del New York Times secondo cui l’amministrazione americana ha deciso di rafforzare i suoi interventi militari in Somalia, ricorrendo anche a raid aerei con droni. Nel paese del Corno d’Africa c’è qualcosa che, stando a quanto spiega il ricercatore Andre le Sage, preoccupa molto gli Usa, ovvero che “al Qaida possa trasferire agli Shabab (gruppo terroristico somalo) la sua conoscenza sulla fabbricazione degli ordigni esplosivi improvvisati (Ied) e piani di attacco, mentre gli Shabab potrebbero mettere a disposizione reclute con passaporto occidentale”. Sulle stesse pagine del Washington Post un ufficiale americano che ha partecipato all’operazione ha confermato che il 24 giugno un drone ha lanciato missili su una base terrorista in Somalia. E’ sempre il quotidiano statunitense ad annotare come recentemente gli Usa abbiano intensificato le loro operazioni militari mediante l’uso di droni nello Yemen, separato dalla vicina Somalia da una striscia di oceano Indiano chiamato Golfo di Aden. Dopo Afghanistan, Iraq, Pakistan, Libia e Yemen, la Somalia è il sesto paese – conclude il Washington Post – dove il presidente Barack Obama sta autorizzando bombardamenti con i droni. Questi rinomati bombardieri teleguidati hanno costi elevati che però non corrispondono ad un’efficacia sempre riscontrabile: il Pakistan, paese che più d’altri ha ricevuto incursioni aeree di questo tipo, lamenta l’uccisione di decine e decine di innocenti da queste bombe (e malumori simili sono stati espressi anche dal presidente afghano Karzai).

Se ne ricava che, nonostante il fumo gettato negli occhi dell’opinione pubblica dalla notizia roboante dell’inizio del ritiro dall’Afghanistan dei militari Usa, l’amministrazione Obama non intenda modificare la politica estera che storicamente caratterizza gli americani. Anziché ridurre, di fatto si sta ampliando il fronte delle missioni militari, in barba a un premio Nobel per la pace discutibilmente consegnato ad Obama nel 2009 ed a discapito delle tasche di cittadini che, seppur delusi, finiscono per lasciarsi persuadere da chi alimenta lo spettro del terrorismo.

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

Casanova 300" presentato a Roma presso Villa Altieri

(ASI) Roma - Nel pomeriggio del 3 dicembre 2025 si è tenuta, nell'ambito del progetto "Casanova 300" a trecento anni dalla nascita di Giacomo Casanova, presso Villa Altieri "Palazzo della Cultura e della Memoria ...

Prisco: "Santa Barbara ci ricorda il valore di chi ogni giorno protegge il Paese con coraggio e dedizione"

(ASI) «Quella di oggi non è solo una ricorrenza, ma un momento di profonda gratitudine verso le donne e gli uomini del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che con professionalità, ...

Marino, partecipazione a convegno su referendum. Ambrogiani soddisfatto

(ASI) “È stato un importante momento di partecipazione e confronto il convegno organizzato nei giorni scorsi dal comitato civico “Si può fare”, dal titolo “Prepariamoci al referendum – Il piacere e il ...

Marco Squarta(FDI-ECR) sull’immigrazione l’Europa finalmente cambia rotta.

(ASi) "Abbiamo portato a casa una vittoria vera in Europa sull’immigrazione. Una vittoria che cambia davvero le cose. In Parlamento Europeo, grazie al lavoro di Fratelli d’Italia ...

Solidarietà: anche quest’anno Safari Club International Italian Chapter dona 500 porzioni carne di selvaggina in memoria di don Pietro Sigurani

(ASI) Angelo Reali, che ha ereditato la missione di Don Pietro Sigurani, e Geronimo Cardia, rappresentante regionale, hanno accolto nella sede dell’associazione “Non ho né argento né oro” la ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113