(ASI) La Corte Penale Internazionale dell’Aja ha spiccato un mandato d’arresto per il leader libico Muammar Gheddafi per crimini contro l’umanità.
I giudici hanno accolto la richiesta del procuratore Luis Moreno Ocampo. La stessa richiesta è stata accolta per il secondogenito di Gheddafi, Saif al-Islam, e per il capo dei servizi segreti libici, Abdullah al-Senussi: anche loro sono accusati di crimini contro l'umanità. La Corte ha dato mandato di spiccare subito l'ordine di arresto.
Il mandato di arresto per Gheddafi era stato auspicato anche dal Ministro Franco Frattini, a poche ore dal pronunciamento dei giudici. "Evidentemente - aveva spiegato - quelli che sono morti vittime delle azioni orribili del regime se lo aspettano, se lo aspetta la giustizia internazionale".
Oggi intanto l’Unione Europea ha sottolineato che Gheddafi non può partecipare a nessun negoziato. "La nostra posizione è molto chiara - ha spiegato il portavoce della Commissione Michael Mann - Gheddafi deve lasciare il potere al più presto e non può in alcun modo essere coinvolto in un processo negoziale". "Vogliamo che il conflitto finisca - ha proseguito Mann - e che Gheddafi se ne vada in modo da potere avviare un periodo di transizione verso le elezioni".