(ASI) Sembrano diventare sempre più stretti i rapporti tra Turchia e Russia. Mosca ha dichiarato che intende rafforzare la cooperazione bilaterale, tecnica e militare, con Ankara.
Lo ha detto il ministro degli Esteri del Cremlino prima dell’incontro odierno, nella capitale russa, col suo omologo Melvut Cavusoglu. “Abbiamo sempre qualcosa da discutere”, ha spiegato il rappresentante della diplomazia di Vladimir Putin. Ha evidenziato così i settori al centro del confronto col suo interlocutore. Vi sono in primis “le relazioni nel settore commerciale e l’economia”, così come “la cooperazione umanitaria” e quella “tecnico militare”. Recep Tayyip Erdogan potrebbe rafforzare quindi il proprio esercito, stipulando contratti più vantaggiosi col nuovo alleato. Tutto ciò preoccupa la Nato, di cui è membro il paese della mezzaluna, per una possibile dissoluzione di se stessa. Non sono buoni da tempo, inoltre, i rapporti con Washington e c’è il rischio, persino, che possano peggiorare. Il presidente turco ha accusato, qualche settimana fa, il leader della Casa Bianca Donald Trump di avere agito, in modo ostile, favorendo la svalutazione della propria moneta. La Lira ha perso infatti, in pochi giorni, oltre 13% del suo valore e innescato la paura di un contagio che potrebbe coinvolgere la finanza, in particolare europea e italiana, fino a generare nuove sacche di povertà nel vecchio continente. Tutti temono, così, un’ennesima spirale recessiva, in grado di rallentare la crescita globale e favorire una ulteriore crisi mondiale dalle conseguenze imprevedibili.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia