(ASI) La tensione tra Stati Uniti e Russia rimane, nonostante timide aperture, sempre molto alta.
Uno dei motivi di forte divergenza riguarda il caso legato a Sergej Skripal. Washington potrebbe imporre nuove sanzioni contro Mosca, aggravando così le divergenze tra le due superpotenze, nel caso in cui non venissero rispettati determinati aspetti. Il viceministro degli esteri del Cremlino Sergej Riabkov ha condannato, in un’intervista pubblicata da una rivista e divulgata dai media internazionali, questo “linguaggio da ultimatum”, giudicando “irrealistiche” le condizioni poste dalla Casa Bianca. I provvedimenti punitivi in questione potrebbero riguardare, a partire da novembre, restrizioni commerciali perchè Donald Trump continua ad attribuire, insieme all’intero Occidente, la paternità dell’avvelenamento, dell’ex spia del Kgb e di sua figlia Julia, a Vladimir Putin. Londra considera tale azione offensiva, insieme ai propri alleati della Nato, il primo attacco chimico in Europa, dalla fine della seconda guerra globale, che ha scatenato una fortissima condanna da ogni parte del mondo.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia