(ASI) Oggi è giunta la "benedizione" del Presidente Napolitano nei confronti della guerra in Libia: "E' nostro impegno - ha affermato il capo dello Stato -, sancito dal Parlamento, restare schierati con le forze di altri paesi che hanno raccolto l'appello delle Nazioni Unite".
Contestualmente, il Ministro dell'Interno Roberto Maroni ha ribadito la propria perplessità e quelle del suo partito: "Io critico l'intervento militare perché mi sembra inefficacie e auspico che la diplomazia riprenda il suo corso. È possibile una soluzione che non passi da bombe che non sono affatto intelligenti?".
Durante un convegno avvenuto a Residenza di Ripetta, a Roma, nel quale si è discusso anche del caso libico, Maroni ha inoltre sollevato un interrogativo critico nei confronti dell'Alleanza Atlantica: "La Nato ha fondi limitati per contrastare Gheddafi ma dopo tre mesi di guerra quali sono i risultati?". "A tre mesi dall'inizio dell'operazione - ha proseguito il Ministro - gli unici risultati sono che il Consiglio degli insorti libici ha accusato l'Occidente di non occuparsi di loro che sono rimasti senza soldi. Dopo aver messo a disposizione un miliardo di dollari, i risultati sono che abbiamo preso 18 mila persone sulle nostre coste".