(ASI) Gli occhi del mondo sono puntati oggi su Bruxelles, dove prende il via ufficialmente il vertice dei Capi di stato e di governo dei componenti della Nato.
E’ giunto nella capitale belga anche Donald Trump che ha alzato subito i toni. Ha sostenuto infatti la dipendenza della Germania dalla Russia nel settore energetico “e poi – ha aggiunto in modo polemico e retorico - noi dovremmo proteggerla da Mosca”. Ha spiegato così che ci sono invece “alcuni paesi, come la Polonia, che non accetterebbero il gas russo perché sarebbero prigionieri” del Cremlino. Il capo della Casa Bianca ha rilasciato tali affermazioni, questa mattina presso la sede dell’organizzazione, durante l’incontro col segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg. Quest’ultimo ha evidenziato la disponibilità di tutti i membri ad aumentare le spese per la difesa, ammonendo però che “non è scritto sulla pietra che sarà lì per sempre l’alleanza tra i due lati dell’Atlantico”. Ha espresso tuttavia ottimismo sulla possibilità di preservarla, a patto che ci sia un forte impegno politico. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha replicato immediatamente alle accuse rivolte dal collega d’oltreoceano, che incontrerà nel pomeriggio, specificando che il suo paese “prende decisioni e adotta politiche indipendenti”, ricordando di aver sperimentato personalmente esperienze negative, come l’occupazione sovietica di una parte del territorio della propria nazione. Il faccia a faccia dei leader mondiali sarà importante anche per l’Italia. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che ribadirà la fedeltà di Roma agli impegni assunti da palazzo Chigi a livello internazionale, evidenziando come la struttura militare, l’hub di Napoli che sarà dichiarato operativo, rafforzerà il fronte meridionale dell’Alleanza. C’è attesa, infine, anche per l’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin che si terrà, a Helsinki il prossimo 16 luglio, volto a rilanciare i rapporti tra le due superpotenze, a superare le attuali divergenze esistenti e forse a ridisegnare lo scenario geopolitico europeo.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia